Quella che era cominciata qualche mese fa come una crisi limitata alle finanze della Grecia, si è rapidamente trasformata in un vero e proprio contagio globale, seguito dalla vendita indiscriminata di tutti gli asset di rischio nella seconda metà di aprile.
I bond governativi core dei paesi sviluppati hanno beneficiato di un flight to quality, mentre i mercati emergenti e i bond dei paesi europei periferici hanno vissuto un sell-off significativo. Il dollaro statunitense ha registrato un rally significativo mentre l’euro si è deprezzato molto a causa del ruolo centrale dell’Europa nella crisi del debito. Anche le monete dei Paesi produttori di materie prime e dei mercati emergenti sono state pesantemente colpite, poiché gli investitori hanno scontato la potenziale ricaduta sulla crescita globale.
La crescita globale sembra essere passata dai programmi di stimolo dei governi e dai rimbalzi guidati dalle scorte verso qualcosa di più sostenibile – anche se la “crisi della fiducia” verificatasi in Europa a causa della politica fiscale, se persistente, potrebbe interrompere questo trend. I mercati finanziari potrebbero continuare a “forzare la mano” della politica a proposito del consolidamento fiscale, finché non verranno presi provvedimenti più concreti. Il clima dominante presenta un alto livello di incertezza per quanto riguarda gli asset di rischio, per le prossime settimane e sicuramente anche per i prossimi mesi.