Fondi Comuni – Vini più forti dei timori di recessione
Il comparto, lanciato nel gennaio 2008, dalla Sicav Lussemburghese [s]Elite’s Exclusive Collection[/s], promossa da [s]Elite Advisers[/s], guidata da [p]Michel Tamisier[/p], ha raggiunto lo scorso luglio i 23 milioni di massa gestita, in rialzo rispetto ai 14 milioni del 2008, e proprio in Italia vi sono ancora grandi opportunità di crescita, grazie alla buona cultura enologica ed una ancora limitata presenza di investitori nel fondo. I sottoscrittori si dividono infatti tra Lussemburgo (44%), Francia (28%), Belgio (13%), Italia (7%), Svizzera (1%) ed altri mercati (7%).
Il canale retail ha contribuito alla raccolta in maniera superiore rispetto a quello istituzionale, grazie ai promotori finanziari (59%), che sono seguiti da società di asset management (23%), compagnie assicurative (5%), banche (4%) ed altri canali (9%).
Analizzando la cantina del Noble Crus, si osserva un predominio di vini francesi, con una residua rappresentanza italiana; più in dettaglio il 58% delle bottiglie proviene della Borgogna, il 39,3% da Bordeaux, l’1,1% dal Piemonte, l’1% dalla Toscana, ed uno 0,6% da altre regioni.
I vini rossi raggiungono il 91%, mentre i bianchi si fermano al 9%.
La scheda mensile preparata dal gestore [p]Christian Roger[/p], evidenzia l’andamento contrastato di Luglio, il mese dei primeur; “le tranche successive alla prima, hanno stabilizzato i prezzi su livelli minimi che vanno, nel caso dei premier cru, da 700/800 euro, fino a 1.300/1.500 euro, per il Lafite-Rothscild e l’Ausone, per i quali risulta ancora lontana la quotazione del Petrus, a oltre 2.500 euro. Dopo un esordio un pò incerto, Château Latour ha messo a segno un notevole recupero e il suo prezzo ha ampiamente superato i 1.000 euro”. Oltre ai premier cru quest’anno occorrerà seguire da vicino anche altri vini collegati, “come ad esempio Carruades de Lafite-Rothscild, Duhart-Milon, Armailhac, Pavillon Rouge”.
Tuttavia la situazione resterà calma fino a settembre, mese in cui dovrebbe uscire una nuova tranche che occorrerà seguire con attenzione. “E’ possibile che a settembre, come ogni anno, alcune opzioni d’acquisto, effettuate in giugno o luglio da alcuni operatori, non vengano mantenute e siano riproposte sul mercato al prezzo iniziale, una situazione che per il fondo rappresenta una buona opportunità”.
Per quanto riguarda gli acquisti del Nobles Crus, “siamo riusciti a mettere le mani su circa un migliaio di bottiglie di premier cru, in prevalenza château Lafite-Rothscild”.
Tra le bottiglie d’antologia, il portafoglio del comparto si è arricchito di “Petrus del 1961, Romanèe-Conti del 1999, Lafite-Rothscild del 1982 in doppio magnum”.
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