Risparmio gestito – Ecco chi guadagna con le elezioni Usa

A due anni dall’elezione di Barack Obama, gli elettori statunitensi sono attualmente chiamati alle urne per le elezioni di metà mandato al fine di rinnovare la camera dei Rappresentanti, un terzo del Senato, due terzi dei Governatori e degli amministratori locali. Le elezioni di metà mandato assumono
un’importante dimensione politica di giudizio dell’operato del Presidente e dell’Amministrazione in carica, nonché un’indicazione sulle direttrici politiche del successivo biennio.

La politica fiscale è al centro della situazione che sta paralizzando Washington. Il dibattito tra repubblicani e democratici si sostanzia nella differente inclinazione che si ravvisa tra scuola austriaca e keynesiana. Secondo la scuola austriaca la disciplina fiscale sta favorendo gli investimenti private mentre i Democratici sono decisamente a favore di un nuovo ciclo di stimoli.

Finora si è verificata un’incapacità dei policy maker e dei responsabili a livello decisionale di raggiungere un compromesso sulla proroga dei tagli fiscali dell’era Bush e il dibattito politico verte principalmente sul tema di un’estensione completa delle agevolazioni fiscali per i percettori di reddito
medio ma temporanea per i ceti più elevati. In caso di vittoria dei repubblicani ne risentirebbe il settore delle energie pulite mentre ci potrebbe essere un driver positivo per il settore farmaceutico ma ad un livello piuttosto basico poiché c’è stata una frizione.

L’industria farmaceutica ha infatti stretto un accordo con l’amministrazione Obama che ha fatto da apripista alla riforma sanitaria. L’eventuale nuova presenza repubblicana sarebbe quindi alquanto difficoltosa per i rapporti in essere con il Presidente Obama. Mastercard trarrebbe vantaggio da una vittoria repubblicana in quanto sarebbe un’ulteriore passo per sedare i timori di ulteriori interventi normativi rivolti al settore delle carte di credito. Una vittoria
repubblicana inoltre sarebbe anche molto favorevole per le azioni del settore dell’”education” o “for profit education”, come scuole private: con i democratici al potere in entrambe le camere del Congresso, la minaccia di un inasprimento della legislazione per il settore sarebbe probabile.

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