Outlook 2011 – Obbligazioni corporate soltanto di “high quality”

I mercati sviluppati sembrano intenzionati a proseguire con le politiche monetarie espansive in risposta alle forze deflazionistiche, mentre i Paesi

emergenti operano nel senso opposto per contrastare l’inflazione.  Questa in parte la visione sul 2011 espressa da Fidelity, uno dei asset manager più importanti. Per la società di gestione il decoupling dei mercati emergenti rispetto ai Paesi sviluppati sarà probabilmente il tema dominante del 2011 e la maggior parte delle opportunità di crescita saranno nel settore azionario dei mercati emergenti e in quello delle materie prime.
 

Le migliori opportunità nell’obbligazionario risiedono oggi nelle emissioni corporate di alta qualità, ma ciò che più conta in questo momento è la selezione delle singole emissioni e una buona diversificazione

 

Per Trevor Greetham, Direttore Asset Allocation e Gestore dei fondi Multi Asset Strategic: “L’anno che si sta concludendo è stato caratterizzato da due fenomeni di ampia portata che hanno influito sui mercati: la crisi del debito sovrano nell’Eurozona e la risposta delle Autorità al rallentamento della crescita nei mercati sviluppati. Il 2011 sarà probabilmente soggetto a un decoupling ancora più marcato fra economie sviluppate

ed emergenti, con aumenti significativi dei prezzi delle materie prime che metteranno alla prova le Banche Centrali impegnate nel tentativo di superare la difficile fase congiunturale.

 

Lo scenario di base prevede che la crescita delle economie sviluppate rimanga modesta, limitata dalla ridotta disponibilità del credito. I mercati immobiliari sono deboli, la spinta propulsiva della ricostituzione delle scorte si sta affievolendo e presto si faranno sentire gli effetti delle misure di austerità. Ci aspettiamo che altre Banche Centrali, prima fra tutte la Bank of England, seguiranno l’esempio della Federal

Reserve e immetteranno altro denaro nel sistema.

 

 

Il decoupling rispetto alle indebolite economie sviluppate dovrebbe sostenere ulteriormente la forza delle valute dei Paesi emergenti ed è probabile che i titoli di questi mercati mettano a segno buone performance in assenza di forti politiche restrittive. Al contempo a fine 2010 si sono registrati nei mercati più sviluppati importanti segnali di miglioramento dei livelli di crescita, con in particolare percentuali di disoccupazione in calo negli Stati Uniti e nei Paesi del G7 e revisioni al rialzo del PIL da parte degli economisti.

Una forte ripresa che coinvolga al contempo i mercati emergenti e quelli più sviluppati non è dunque da escludere. In questo frangente la crescita vivace delle economie maggiormente sviluppate ridurrebbe i potenziali rendimenti degli investimenti nei mercati emergenti, che ciò nondimeno riteniamo si manterrebbero positivi. Inoltre sia in un contesto di decoupling sia in uno di forte crescita globale, le materie prime sarebbero favorite e tenderebbero a un apprezzamento.
 

Per l’esperto il decoupling fra i mercati emergenti e quelli sviluppati potrebbe continuare. I Paesi emergenti beneficiano sia della domanda interna che dei tassi di cambio competitivi che proteggono l’economia dal deficit di crescita che affligge tuttora l’Occidente. Nel contempo nei Paesi più sviluppati a fianco a realtà dinamiche come quella tedesca , ve ne sono altre che presentano incertezze che potrebbero durare ancora 3-6 mesi. I

prezzi delle materie prime infine continueranno a salire sia in uno scenario di decoupling sia in uno di crescita globale.

La permanente instabilità che affligge il mercato dei titoli governativi europei potrebbe indurre a elevate oscillazioni dei corsi di questi bond. Questo fenomeno, unito a una crescita dei tassi d’interesse nelle economie dei Paesi in via di sviluppo, potrebbe generare perdite sulla parte obbligazionaria dei portafogli. Opportunità crescenti si ravvisano invece per quanto riguarda la componenete azionaria in quanto la fiducia delle imprese comincia a crescere e non sconta ancora una possibile ripresa globale.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!