Fondi comuni – il prospetto dimagrisce fin quasi a scomparire

Quando in Italia furono istituiti i fondi comuni di investimento e si cominciò ad affrontare la questione del prospetto che doveva accompagnarne il collocamento, molti operatori del settore segnalarono i rischi dell’ipertrofia informativa.
Di fronte a una documentazione troppo impegnativa per dimensione e linguaggio, dissero subito gli addetti ai lavori, la gran parte dei risparmiatori si sarebbe spaventata. E questo è esattamente quel che è accaduto. I prospetti informativi, anche nella recente versione “semplificata”, superano spesso le cento pagine di testo e difficilmente vengono letti.
Così, dopo decenni di inutili sforzi per rendere l’informazione ai sottoscrittori sempre più estesa, sempre più dettagliata, sempre più esaustiva, il coordinamento europeo delle autorità di vigilanza dei mercati finanziari, il Cesr, lo scorso anno ha lanciato la nuova parola d’ordine: basta con i prospetti che, pur semplificati, non servono a nulla. I fondi devono essere accompagnati da un documento, detto Key Investor Information, che in due paginette riassume le caratteristiche fondamentali del prodotto: in cosa investe, il suo profilo rischio/rendimento, i costi, i rendimenti passati, le informazioni fondamentali sulla società di gestione, sulla banca depositaria, sull’autorità di vigilanza. Il Cesr fornisce un modello delle due paginette e si raccomanda di non usare caratteri tipografici più piccoli per farci stare più testo. E, soprattutto, attenzione al linguaggio. Vietato il gergo specialistico, solo parole semplici e comprensibili a chiunque. Le frasi mai oltre le 25 parole.
Il nuovo prospetto ultralight vedrà la luce per tutti i fondi a partire dal 1 luglio 2012, ma già i nuovi prodotti lanciati nella seconda metà del 2011 dovrebbero essere accompagnati nella loro diffusione al mercato dal KII. Può essere che il prospetto come lo abbiamo conosciuto finora sopravviva ma solo per gli appassionati che lo chiedono.
Ora che il Cesr confluirà nell’Esma (European Securities and Markets Authorithy), una delle tre Authorities comunitarie dedicate rispettivamente ai mercati finanziari, alle banche e alle assicurazioni e con poteri di intervento anche più forti, l’auspicio è che la linea di buon senso segnalata dallo “snellimento” dei prospetti si imponga anche nella imminente revisione della Mifid. Che di buon senso e semplificazione ha estremamente bisogno.

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