Risparmio gestito – L’Italia conta solo il 3% nei fondi

 Sono cresciuti nel corso del 2010 gli investimenti in fondi Ucits. Nei primi nove mesi dell’anno in Europa, gli asset investiti sono stati pari a 5,78 miliardi, un ammontare superiore dell’8,7% rispetto all’anno precedente, mentre nel solo terzo trimestre dell’anno scorso, l’ultimo per cui si dispone di dati definitivi, gli asset investiti ammontano a circa 46 miliardi, in ripresa rispetto al secondo trimestre, quando si erano registrati deflussi netti per 28 miliardi. In particolare hanno visto un miglioramento i fondi azionari, con investimenti per 4 miliardi nel periodo tra luglio e settembre, anche se gli investitori hanno mantenuto una certa cautela complice il timore di una ripresa economica lenta. Quanto al Paese di domiciliazione, il livello di investimenti dipende sia dalle normative fiscali vigenti sia dal posizionamento geografico. Non a caso in prima posizione troviamo il Lussemburgo, con investimenti per 2,083 miliardi, pari al 27% del totale, mentre l’Italia non va oltre la settima posizione, con 239,9 milioni, pari solo al 3,1%. In seconda posizione si attesta la Francia con 1,406 miliardi, pari al 18,2%, seguita dalla Germania, con 1,106 miliardi (14,3%), dall’Irlanda, con 885,7 milioni (11,5%), dal Regno Unito con 741,2 milioni (9,6%) e dalla Svizzera, con 240,4 milioni (3,1%).

A seguire nella top ten la Spagna, in ottava posizione con 177,3 milioni (2,3%), la Svezia con 150,4 milioni (1,9%) e l’Austria, con 146,6 milioni (1,9%). Gli altri Paesi europei (Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Grecia, Liechtenstein, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Turchia e Ungheria) contano complessivamente per il 7%, con investimenti pari a circa 750 milioni di euro nei primi nove mesi del 2010.

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