Il dato sull’indice dei prezzi al consumo pubblicato il primo marzo ha confermato che
l’inflazione nell’Area Euro si è attestata per il terzo mese consecutivo al di sopra del target
fissato dalla BCE. Certo, molto dipende dall’aumento dei prezzi di beni alimentari e
petrolio, ma non sono i soli colpevoli, poiché anche per quanto concerne l’inflazione core
(che non li include) si continua a registrare una tendenza al rialzo legata al graduale
miglioramento dell’economia globale.
La Commissione Europea ha inoltre pubblicato le previsioni sull’inflazione nell’Area Euro
che per il 2011 si attestano al 2,2%, al di sopra del target fissato dalla BCE.
In futuro la BCE dovrebbe diventare più severa sul tema dell’inflazione, ma c’è il rischio
che in generale i tempi di reazione delle Banche Centrali siano troppo lenti o che esse
incontrino difficoltà nel ritirare dal sistema bancario le politiche monetarie non
convenzionali. Nel prossimo futuro i policy maker potrebbero diventare più compiacenti
verso l’inflazione e concentrarsi maggiormente sul sostegno alla crescita.
Di conseguenza crediamo che il rischio di un aumento dell’inflazione sia attualmente molto
elevato.