Fondi comuni – Guadagnare il 1700% con Hsbc

Lanciato nel marzo 1996, il fondo HSBC GIF Indian Equity ha guadagnato dalla data del lancio il 1.718%, a fronte di rendimenti ottenuti nello stesso periodo pari all’889% della media di settore elaborata da Morningstar e del 450% del suo benchmark S&P IFC Investable India. Il dato porta a un rendimento annualizzato del 21%, a fronte di una media di settore del 16% e di una performance del benchmark pari al 12%. * (Tutti i rendimenti sono espressi in USD al netto degli utili reinvestiti. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri) HSBC GIF Indian Equity, prodotto di punta dell’offerta di HSBC Global Asset Management nel settore dei Mercati Emergenti, è il maggior fondo azionario sul mercato indiano con circa 6 miliardi di dollari di patrimonio in gestione al 31 marzo 2011.

Sanjiv Duggal, gestore del comparto, fa parte del team di gestione sin dalla data del suo ingresso in HSBC, nell’aprile 1996. Bill Maldonado, Chief Investment Officer, Equities, di HSBC Global Asset Management, afferma che nonostante investire nei Mercati Emergenti sia diventato di moda solo negli ultimi anni, la longevità dell’HSBC GIF Indian Equity testimonia come HSBC Global Asset Management sia stata una pioniera e come abbia sempre creduto nelle potenzialità degli investimenti nei paesi in via di sviluppo. Maldonado ha aggiunto: “L’economia mondiale si sta sempre più ribilanciando verso i Mercati Emergenti e HSBC è stata una delle prime società a cogliere questa tendenza lanciando diversi fondi specializzati, fra cui – molti anni fa – anche l’HSBC GIF Indian Equity. Il fondo è stato un successo sia in termini di performance che in termini di asset raccolti. Il nostro impegno nel settore dei Mercati Emergenti è iniziato molto presto e siamo continuamente impegnati a costruire un’offerta completa e innovativa di prodotti e soluzioni d’investimento che soddisfino la domanda globale”. HSBC Global Asset Management è una delle principali società di gestione specializzate nei mercati emergenti, con oltre 145 miliardi di patrimono gestito in questa asset class al 31 dicembre 2010. *** E, come conferma Maldonado: “Il focus sui Mercati Emergenti rimane una delle strategie di business di HSBC Global Asset Management”. Il quindicesimo compleanno del fondo coincide con la recente correzione registrata dal mercato azionario indiano. Ciò comporta, secondo Duggal, che le valutazioni siano favorevoli per gli investitori in un’ottica di lungo periodo. Il mercato indiano ha perso circa il 15% (in USD) nei primi due mesi del 2011, cui è seguito un piccolo rimbalzo nel mese di marzo di circa il 10% (in USD).

Le valutazioni sono ancora inferiori alla media degli ultimi cinque anni per un P/E a 12 mesi. Duggal ha affermato: “Crediamo che il rapporto fra rischio e rendimento, quando si investe in un mercato in crescita come quello indiano, sia favorevole per gli investitori di lungo termine e – a nostro giudizio – rappresenti una componente che non può mancare in un portafoglio orientato alla crescita. L’India è una delle economie mondiali che crescerà più rapidamente nel prossimo decennio, con un’espansione che sarà pari a tre o quattro volte le dimensioni attuali. Ciò dovrebbe rappresentare continue opportunità d’investimento all’interno del mercato indiano”. Duggal ha sottolineato come il budget 2012 presenti molti elementi positivi. In particolare il governo attuerà misure volte a far decollare il settore manifatturiero e a migliorare quello delle infrastrutture, che resta uno dei settori chiave per la crescita dell’economia del paese. Uno dei fattori di criticità secondo Duggal rimane l’inflazione, guidata da fattori esterni quali l’elevato prezzo del petrolio e delle materie prime e da altri interni quali i cambiamenti in atto nel settore dei consumi alimentari. Nel suo ultimo budget il governo prevede una crescita del PIL reale del 9% (+/-0,25%), che sarà del 14% sul PIL nominale. Duggal ritiene verosimile questa previsione anche se il rapporto potrebbe essere più vicino a una crescita del PIL reale del 7,5-8,0% e un’inflazione del 7%. “Benché l’India resti un mercato volatile, ci sono molte ragioni per essere ottimisti nel lungo termine: una popolazione giovane e istruita (oltre il 50% degli abitanti hanno meno di 25 anni), consumi in crescita e forte espansione economica” ha concluso Duggal.

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