Risparmio gestito – Questione di debito

La zoppicante asta dei Bonos spagnoli di questa mattina era l’ultima cosa di cui avevano bisogno i mercati finanziari. I costi di finanziamento della Spagna sono decollati, con il differenziale di rendimento dei titoli di stato spagnoli a 10 anni ampliatosi di 20 punti base a un certo punto. In apparenza, le aste sono andate bene per i titoli in scadenza nel 2019 con un bid-to-cover di 2.13, e per i titoli in scadenza nel 2026 con bid-to-cover di 2.57, tuttavia, nonostante i più alti rendimenti offerti, il tesoro spagnolo è solamente riuscito a collocare €1.5 miliardi dei titoli in scadenza 2026, mentre il mercato si aspettava tra gli €1.75 e i €2 miliardi. Una banca ha riferito di non aver visto nessun interesse all’acquisto da parte dei propri clienti, e con l’asta non ben piazzata, i dealer hanno venduto i titoli sul mercato.

È difficile concentrarsi sul lungo termine quando nel breve termine c’è il rischio di un terribile colpo a vuoto, visto che le autorità complessivamente la stanno tirando per le lunghe/stanno tergiversando, ma ci può essere utile il grafico seguente, che mostra i costi di finanziamento per la Spagna nel lungo termine rispetto al suo tasso di crescita nominale. I costi di finanziamento della Spagna superano ampiamente gli attuali livelli di crescita nominale del Paes. In potenza, il tasso di crescita reale della Spagna nel lungo termine potrebbe essere oggi appena l’1% e – considerando che la BCE si sta accanendo nel proprio impegno di lotta all’inflazione – il potenziale di crescita nominale potrebbe essere verosimilmente inferiore al 3%. Affinché il livello di debito spagnolo si stabilizzi le opzioni sono due, o i costi di finanziamento per la Spagna dovrebbero dimezzarsi, oppure la Spagna dovrebbe realizzare un surplus di bilancio sostenuto per colmare questo gap.

Considerando che è altamente improbabile che la Spagna sia in una posizione tale da realizzare un surplus di bilancio (ci si aspetta che le regioni spagnole riportino deficit maggiori rispetto a quanto precedentemente previsto), il rapporto debito pubblico/PIL spagnolo continuerà a deteriorarsi. C’è il rischio che la barriera che i mercati pensavano esistesse tra Grecia, Portogallo, Irlanda da un lato, e le economie più grandi e sistemiche di Spagna e Italia dall’altro sia solo un’illusione.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!