Man Group batte le attese nel semestre, cedola confermata a 9,5 cent

Il gruppo Man ha archiviato il semestre chiuso al 30 settembre, con un utile ante imposte da attività continuative pari a 154 milioni di dollari, leggermente superiore alle stime che indicavano 145 milioni, mentre l’utile rettificato ante imposte si è attestato a 195 milioni (185 milioni le attese), grazie alle commissioni di performance aggiuntive a fine periodo. A fine settembre, precisa la stessa società, il patrimonio gestito ammontava a 64,5 miliardi, in lieve calo dai 69,1 miliardi al 31 marzo 2011, risultato di afflussi per  1 miliardo, di un andamento degli investimenti negativo per 2,5 miliardi, di effetti cambio per -1,4 miliardi e di altre variazioni per -1,7 miliardi.

Mentre al 31 ottobre il patrimonio è sceso ulteriormente a 63,5 miliardi, con rimborsi inferiori rispetto a settembre. Man ha inoltre confermato il dividendo semestrale a 9,5 centesimi per azione, mentre il dividendo finale per il trimestre al 31 dicembre dovrebbe attestarsi a 7 centesimi per azione, mantenendo invariato il dividendo pro-rata per i nove mesi. Entro la fine dell’anno solare si prevede infine un rendimento aggiuntivo sul capitale tramite riacquisto di azioni per un massimo di 150 milioni di dollari. “L’ultimo semestre è iniziato con vendite record, ma si è concluso con un aumento dei rimborsi, poiché le condizioni di estrema volatilità a fine estate hanno messo a dura prova la propensione al rischio degli investitori”, ha commentato Peter Clarke, a.d. di Man Group.

“Rendimenti liquidi e diversificati sono al centro della nostra offerta agli investitori e la nostra ampia gamma di strategie d’investimento alternative ha complessivamente generato una sovraperformance anche in condizioni di trading difficili”. Quanto al futuro, ha continuato Clarke, “continuiamo non solo a concentrarci sulla crescita delle performance degli investimenti e sulla crescita remunerativa dei nostri asset a livello mondiale, ma anche sull’efficienza operativa. Le azioni intraprese finora da inizio anno sul fronte del riacquisto di debito e delle iniziative di outsourcing hanno assicurato risparmi per 40 milioni di dollari per il 2012. Il nostro approccio è basato sulla prospettiva del permanere di una ridotta propensione al rischio da parte degli investitori in un quadro di mercati volatili e incerti, tuttavia siamo ben posizionati per cogliere le opportunità della domanda nel momento in cui il sentiment migliorerà e gli investitori faranno ritorno sui mercati

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