Efama, non si fermano i deflussi dal risparmio gestito europeo

Continua l’inesorabile discesa della raccolta dei fondi di investimento europei, che stanno mettendo a segno performance sempre più negative, mese dopo mese. Secondo le ultime rilevazioni pubblicate da Efama sul settore europeo del risparmio gestito, a settembre i prodotti armonizzati alla normativa Ucits hanno registrato deflussi per 48,5 miliardi di euro, più che raddoppiando il rosso di 20,3 miliardi di agosto (il dato di luglio era negativo per circa 14 miliardi). La raccolta complessiva dall’inizio dell’anno è così peggiorata a -38,2 miliardi per i fondi Ucits.

Entrando nel dettaglio dei dati comunicati dall’associazione delle Assogestioni dei diversi Paesi europei – che rappresenta circa il 97% del settore dei fondi -  i deflussi hanno interessato a settembre tutte le categorie di fondi armonizzati. Azionari, obbligazionari e bilanciati hanno tuttavia limitato il rosso: la raccolta è stata pari infatti a -17,4 miliardi per l’equity (dai -26,3 miliardi di agosto), a -12,1 miliardi per i bond (da -13,4 miliardi) e a -10,1 miliardi (da -11 miliardi).

Con i 2,8 miliardi affluiti nei prodotti compresi nella categoria “altri Ucits”, il totale dei fondi a lungo termine è migliorato così a -36,9 miliardi dai -53 miliardi di agosto. Ad affossare il dato mensile di raccolta degli Ucits sono stati quindi i prodotti monetari, che hanno virato in rosso chiudendo il periodo con deflussi per 11,6 miliardi. Un netto peggioramento dai +32,7 miliardi di agosto, che avevano fatto pensare a una funzione di “investimento rifugio” per i money market in un momento di elevata incertezza.

“Un peggioramento della crisi del debito sovrano dell’area euro, unito all’indebolimento della crescita dell’economia, nel mese di settembre ha continuato a minare la fiducia degli investitori”, ha commentato Bernard Delbecque, direttore della ricerca di Efama. “Allo stesso tempo però, le uscite nette evidenziate dai fondi azionari sono leggermente diminuite, mostrando una maggiore propensione all’investimento da parte dei risparmiatori. Prima di puntare nuovamente sugli strumenti di investimento a lungo termine gli investitori sembrano attendere una chiara soluzione alla crisi del debito.”

Resistono invece in terreno positivo, pur dimezzando gli afflussi rispetto ad agosto, i prodotti non armonizzati alla normativa europea, che hanno visto afflussi per 4,9 miliardi (dagli 8,1 del mese precedente), portando la raccolta year to date a 64,9 miliardi.

Per quanto riguarda infine gli asset in gestione al settore europeo del risparmio gestito, i fondi armonizzati – rispondenti ai dettami europei per i fondi comuni e rappresentativi del 72% del totale – hanno visto una contrazione del 2,6% su mese a 5.414 miliardi così distribuiti: il 31% in capo ai fondi azionari, il 26% ai bond, il 21% ai monetari, il 16% ai bilanciati e il 6% ad altri fondi armonizzati. Per i prodotti non armonizzati, regolati cioè dalle normative nazionali e pari al 28% del totale, il calo si è limitato invece allo 0,2% a quota 2.064 miliardi.

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