Fondi, Efama dice la sua sulla Volcker rule

Efama scende in campo contro la cosiddetta “regola Volcker”, una norma anti-speculazione che prende il nome dell’ex presidente della Federal Reserve, Paul Volcker, e che vieta alle banche statunitensi di realizzare investimenti speculativi e di investire in “hedge fund” o in “private equity fund” con mezzi propri, limitando inoltre le disponibilità finanziarie degli istituti più grandi. Ma puntando a limitare l’assunzione di rischi da trading da parte delle banche, la misura potrebbe ridurre la capacità degli istituti di acquistare e vendere titoli di Stato dei Paesi europei per conto dei propri clienti, riducendone la liquidità e quindi potenzialmente incrementando il costo del funding per i governi.

“Efama riconosce le sfide che le autorità usa si trovano ad affrontare nell’implementazione di questa norma e comprende la necessità di impedire agli istituti di credito attivi negli Stati Uniti di cercare di aggirare le misure imposte dalla regola Volcker scegliendo di condurre le attività proibite al di fuori degli Usa”, dichiara una pubblicata sul sito web dell’associazione europea del risparmio gestito. “Ma ritiene anche che, nella loro forma attuale, le regole rappresentino un’inappropriata applicazione extraterritoriale della giurisdizione americana., e che aumentino significativamente l’impatto negativo della Volcker Rule sull’industria europea del risparmio gestito senza tra l’altro garantire una maggiore efficacia della regola stessa”.

“La principale preoccupazione dell’associazione riguarda la potenziale disparità di trattamento tra i fondi Usa da un lato e i fondi Ucits e gli altri prodotti regolamentati disponibili agli investitori europei dall’altro. I fondi comuni americani infatti, non sarebbero considerati, secondo le regole attuali, come dei fondi speculativi, mentre i prodotti regolamentati europei lo sarebbero: una distinzione che, secondo Efama, non trova alcuna giustificazione e che, pertanto, potrebbe essere semplicemente una conseguenza involontaria del tentativo delle autorità Usa di impedire alle banche di aggirare le restrizioni imposte dalla Volcker rule”.

“I membri della nostra associazione sono molto preoccupati per il possibile impatto extraterritoriale della regola di Volcker sull’industria europea del risparmio gestito”, ha commentato Peter  De  Proft,  direttore generale di Efama.  “Se questi problemi non saranno risolti, le nuove regole potrebbero portare a un’ampia e costosa ristrutturazione di un’industria che non ha niente a che vedere con la Volcker rule. Non è giusto che questa norma abbia maggiori conseguenze in Europa che negli Stati Uniti”.  Efama, conclude la lettera, “è convinta che tutto questo si possa risolvere senza sacrificare gli obiettivi principali della norma, ed è pronta a lavorare con le autorità Usa per formulare proposte accettabili anche per i gestori europei e i  loro clienti”. Anche la Commissione europea ha espresso di recente perplessità e preoccupazione circa l’introduzione da parte del governo Usa della cosiddetta Volcker rule che, come ha osservato il   commissario al Mercato interno, Micheal Barnier, “potrebbe limitare la capacità delle banche statunitensi di fare trading sui titoli di Stato europei. Non possiamo accettare conseguenze extraterritoriali, altrimenti l’Europa sarà tentata di fare la stessa cosa”, ha aggiunto.

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