Swiss&Global, Europa ancora sotto pressione

QUADRO DETERIORATO – I dati economici globali nel secondo trimestre sono peggiorati dall’inizio dell’ano quando ancora i dati congiunturali segnalavano una moderata tendenza di ripresa. Secondo Reto Hintermann, head of institutional mandates switzerland di Swiss & Global asset management, in Europa si sta delineando anche nei Paesi settentrionali un netto cedimento della produzione interna. L’indice dei direttori degli acquisti della Germania ha ceduto ben cinque punti da fine febbraio e adesso è attestato nettamente al di sotto della quota 50, segnalando tendenze recessive. Nella sua ultima riunione la Fed si è vista costretta a tagliare le sue previsioni di crescita dell’economia statunitense per il 2012 dal +2,9% al +2,4%.
 
SERVE GARANZIA DEPOSITI BANCARI – “In Europa i politici sono chiamati sempre più pressantemente ad agire oltre alla Banca Centrale. Sebbene le due iniezioni di liquidità della Bce all’inizio dell’anno abbiano stabilizzato il sistema finanziario europeo, i problemi locali sono stati risolti solo in parte”, ha spiegato il manager. Le recenti preoccupazioni intorno a Grecia e Spagna hanno causato spostamenti di capitale. “Grosse consistenze di depositi liquidi delle banche dell’Europa meridionale sono state prelevate o trasferiti in istituti esteri. Per tamponare quest’emorragia di capitali appare inevitabile una garanzia unitaria dei depositi bancari in Europa da parte di tutti i Paesi dell’unione monetaria”.
 
FIDUCIA ANCORA OSCILLANTE
– Il processo politico per la soluzione di tutte queste problematiche richiede molto tempo e dominerà ancora i mercati finanziari. “Nel complesso, soprattutto nei mesi estivi con bassi volumi di negoziazioni, dobbiamo prevedere ancora forti oscillazioni della fiducia sui mercati finanziari”.
 
BOND SOCIETARI E MERCATI EMERGENTI – Recentemente si è ampliato il divario della valutazione di azioni e titoli di Stato tedeschi, “cosa che a medio termine offre opportunità interessanti, anche se a nostro avviso ci sembra opportuno investire ancora con prudenza”, continua Hintermann. “Eventuali acquisti di azioni verranno effettuati quindi in strumenti molto liquidi e con chiari budget di rischio (limiti stoploss). Il centro di un portafoglio misto è formato inoltre da obbligazioni societarie e dei mercati emergenti, che, visti i bilanci sani delle imprese e il basso indebitamento dei mercati emergenti, al livello attuale dei tassi offrono un interessante rendimento aggiuntivo rispetto ai titoli di Stato dei Paesi industrializzati”, ha concluso il manager.

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