Carmignac Gestion, meglio tenere le cinture di sicurezza allacciate

MEGLIO RESTARE CAUTI – Le turbolenze sui mercati non sono finite: meglio tenere le cinture di sicurezza allacciate. Parola di Didier Saint-Georges, membro del Comitato d’Investimento di Carmignac Gestion, secondo cui il meccanismo Europeo di Stabilità, così com’è stato ideato, è insufficiente a contrastare le pressioni deflazioniste dell’economia globale.  « Il modus operandi di una risoluzione della crisi dall’alto è ormai ovvio”, spiega l’esperto. “Per la maggior parte degli analisti avveduti è abbastanza chiaro che i paesi affetti da forti deficit fiscali ed esterni, non avranno altra scelta che risanare le proprie finanze pubbliche. Così facendo la Germania accetterà di buon grado una maggiore integrazione fiscale, bancaria e politica, prossima fase salutare nella costruzione europea”.

UN COMPITO TROPPO GRANDE – “Al di là delle delusioni e dei ritardi, come è possibile negare che l’Irlanda, il Portogallo o anche la Grecia, per non parlare dell’Italia e della Spagna, stiano facendo del loro meglio per restaurare i loro importanti equilibri? Quindi, dove sono gli ostacoli? Essenzialmente nell’enormità del compito.

FINANZIAMENTO BANCARIO –
“L’incapacità delle iniezioni di liquidità da parte della Bce di arrivare all’economia reale illustra perfettamente l’incepparsi del finanziamento bancario all’interno dell’Eurozona. I crediti al settore privato hanno iniziato a contrarsi, aggravando le pressioni deflazioniste di un’economia globale in corso di rallentamento. Tale tendenza complica di molto il processo di riduzione del debito degli Stati, i quali non riescono più a convincere i mercati che in un simile contesto sia possibile modificare sensibilmente la traiettoria del debito pubblico”.

L’INSUFFICIENZA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITA’ –  Pertanto, la capacità di colpire nel segno del Meccanismo Europeo di Stabilità, per com’è concepito attualmente, ossia senza licenza bancaria, è indiscutibilmente insufficiente per sperare di contrastare tali pressioni deflazioniste. I paesi dell’Unione Europea sono vulnerabili. Solo la Banca Centrale Europea è in grado, oggi, di intervenire in modo convincente per arginare tale spirale deflazionista. Quando la pressione sarà abbastanza forte”.

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