Il rallentamento della Cina non spaventa Threadneedle

LA DOMANDA INTERNA È DESTINATA AD AUMENTARE – Gli investitori hanno recentemente messo in dubbio se il rapido progresso economico della Cina degli ultimi due decenni potrà continuare. La risposta è sì, per Gigi Chan, gestore di portafoglio del fondo Threadneedle China Opportunities, secondo cui il rallentamento della crescita economica del Dragone è semplicemente un passaggio ad un livello più sostenibile, poiché la Cina sta passando da un’economia guidata dall’investimento e dalle esportazioni a un modello più equilibrato in cui la domanda interna è la forza trainante della crescita. “Allo stato attuale, i consumi contano per solo il 30% del Pil in Cina, mentre nei paesi sviluppati, come gli Stati Uniti e il Regno Unito, contano tra il 60% e il 70% dell’attività economica”, evidenzia il gestore.

IL MERCATO IMMOBILIARE NON DÀ MOTIVO DI PREOCCUPAZIONE – “Anche l’impeto nel prezzo degli immobili in Cina ha turbato alcuni analisti, alcuni dei quali hanno anche fatto un confronto con la situazione immobiliare negli Stati Uniti che è precipitata con la crisi finanziaria globale. Tuttavia, riteniamo che ci siano differenze cruciali tra la situazione ora in Cina e in America negli ultimi dieci anni. Criticamente, il boom degli Stati Uniti è stato trainato dai prestiti di molte persone che, anche se ricevevano un mutuo, non potevano permettersi di ripagarlo. L’aumento della disoccupazione ha lasciato ulteriori fasce di popolazione senza possibilità di finanziare i loro debiti immobiliare. Nessuno di questi fattori sono presenti in Cina, dove la carenza di manodopera sta alimentando l’incremento dei salari e dove la maggior parte della gente o paga in contanti per le loro case nuove o li mette in ampi depositi. Infatti, solo una percentuale relativamente piccola di cinesi ha un mutuo”.

LA CRISI DELLA ZONA EURO NON AVRA’ UN IMPATTO SIGNIFICATIVO – “E’ improbabile che la crisi della zona euro precipiti vertiginosamente o abbia un drammatico impatto sulla crescita degli utili in Cina. Infatti, mentre la zona euro è il maggior partner commerciale del paese, il commercio della Cina con il mondo sviluppato (come percentuale del commercio totale) è diminuito. Nello stesso tempo, il commercio con le economie in rapido sviluppo dell’Asia, dell’America Latina e dell’Africa si sta ampliando in maniera significativa”.

È ESSENZIALE UN OTTIMO STOCK PICKING PER MASSIMIZZARE I RENDIMENTI – “Nel complesso, quindi, crediamo che mentre la crescita sta rallentando, per la Cina non si riscontra un atterraggio difficile. Siamo ottimisti sul lungo termine per le prospettive economiche, dato l’impatto positivo di una politica monetaria meno rigida e le riforme del settore finanziario, che dovrebbe aumentare i prestiti ai settori più produttivi dell’economia. Inoltre, dopo un prolungato periodo di sottoperformance rispetto ai mercati globali, le azioni cinesi sono scambiate a valutazioni interessanti. Noi crediamo che ci siano un certo numero di settori e società nella Grande Cina con una forte crescita degli utili e valutazioni ragionevoli. Lo stock picking, tuttavia, rischia di rivelarsi critico se gli investitori non sanno approfittare pienamente del potenziale del mercato. Nel corso dei prossimi anni, la Cina subirà profondi cambiamenti più strutturali poiché l’economia maturerà e questi sviluppi scateneranno ancora di più le potenzialità del paese. Tuttavia, alcuni settori soffriranno e quindi gli investitori hanno bisogno di concentrarsi sulle singole società. Ci aspettiamo un contesto instabile nei prossimi tre-cinque anni ma gli investitori in grado di resistere alle tempeste e fare le scelte giuste saranno più che adeguatamente ricompensate per la loro pazienza”.

TITOLI CHE PREFERIAMO – “Non sorprende che favoriamo società esposte al consumo interno, in parte a causa delle tendenze a lungo termine di cui sopra e anche perché è probabile che Pechino adotti misure di stimolo in più per rilanciare la crescita, aumentando il consumo a breve termine. Nel contesto attuale, ci piacciono anche le società che generano flussi di cassa solidi, così come quelli con propri franchise e che hanno la tecnologia proprietaria o stanno risalendo la catena del valore. Esempi includono il costruttore di PC Lenovo, alcune società internet cinesi tra cui Baidu e Tencent e AAC Technologies listata ad Hong Kong”.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!