Fondi, da Dexia AM un nuovo modello per puntare sul debito sovrano

UN NUOVO MODELLO TARGATO DEXIA AM Dexia Asset Management ha introdotto un nuovo modello per investire nel debito sovrano, al fine di superare gli svantaggi dei tradizionali benchmark obbligazionari internazionali. L’approccio proprietario, implementato per rilancio del fondo Dexia Bonds Global Sovereign Quality Fund, incorpora elementi di analisi finanziaria e socialmente responsabile e mira a definire un universo investibile più ampio.

PERCHE’ GLI INVESTIMENTI A BENCHMARK NON SONO LA SOLUZIONE OTTIMALE – “I benchmark obbligazionari governativi internazionali presentano dei difetti strutturali per una serie di motivi”, ha spiegato Koen Van de Maele, Global Head del Fixed Income di Dexia AM: “essi includono i titoli delle nazioni più indebitate a causa della maggior capitalizzazione, la maturity dell’investimento tende ad essere determinata dall’emittente e sono tipicamente sovraesposti soltanto a poche divise valutarie”. Alla luce di queste considerazioni, Dexia AM ritiene che gli investimenti a benchmark non siano sempre una soluzione ottimale. “Crediamo che il mondo sia cambiato e che sia quindi necessario un approccio più intelligente al segmento obbligazionario governativo, che includa anche elementi di gestione sostenibile e socialmente responsabile”, ha continuato Van de Maele.

I CRITERI DI ANALISI – Mentre gli indici tradizionali sono composti da un numero limitato di titoli in cui è possibile investire, l’analisi di Dexia AM include inizialmente una lista di 216 Paesi (basandosi sui dati della Banca Mondiale), scremati poi in base a tre criteri: qualità delle politiche fiscali a lungo termine, tasso di interesse e valuta. Il nuovo modello di Dexia AM si fonda inoltre su analisi finanziarie e di
sostenibilità volte a verificare, oltre alla capacità e volontà di un Paese di ripagare i propri debiti, anche la vulnerabilità agli shock esterni. Al fine di valutare la capacità di uno Stato di onorare il proprio debito su un orizzonte a lungo termine, Dexia AM tiene in considerazione alcune variabili classiche, come ad esempio il livello di indebitamento del governo, il deficit, il saldo contabile della bilancia dei pagamenti e i dati relativi alla disoccupazione, combinandole però anche con i dati relativi alle tendenze demografiche e
all’importanza del settore finanziario nell’economia domestica. Soltanto quei Paesi che risulteranno
migliori rispetto alla media in base a questi criteri saranno ammessi nel portafoglio.

UN PORTAFOGLIO MENO CENTRATO SULL’EUROPA -  “Il nostro approccio consente di avere un portafoglio più esteso, meno centrato sull’Europa, che comprende anche Paesi che altrimenti sarebbero esclusi dai benchmark tradizionali, come la Corea del Sud, il Cile, Singapore, la Norvegia e il Lussemburgo”, ha spiegato Nicolas Forest, gestore del Dexia Bonds Global Sovereign Quality Fund. “Dato che anche nel futuro le obbligazioni di stato continueranno ad essere una parte essenziale delle allocazioni degli investitori, crediamo che un portafoglio ben costruito sia essenziale”.

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