Schroders: “L’Italia non è messa male e i suoi Btp valgono”

APPUNTAMENTO ANNUALE – Come ogni anno dal 2006, Schroders ha invitato i principali operatori della stampa internazionale all’International media conference, appuntamento in cui i più importanti analisti del gruppo possono dialogare con la stampa per condividere le loro strategie e le loro view di mercato. BLUERATING ha parlato con uno dei più importanti analisti del gruppo inglese, il chief economist Keith Wade

LE BUONE NOTIZIE
– Il numero uno degli esperti di Schroders ritiene i Btp ancora una buona occasione. “Dopo le politiche protezionistiche della Banca centrale europea”, ha detto, “i bond italiani rappresentano certamente una buona opportunità di investimento. Stando così le cose, certamente l’Italia non uscirà dall’euro. Inoltre, il sistema economico italiano è più stabile di quanto non si pensi. Se da un lato è vero che il debito pubblico è molto alto, è anche vero che il suo livello è stabile e negli ulimi tempi non è schizzato di colpo alle stelle come quello spagnolo. E poi il sistema bancario è piuttosto solido, se comparato con quello di altri Paesi europei”.

LE BRUTTE NOTIZIE
– Non c’è solo ottimismo però nelle parole di Keith Wade. “L’Italia soffre più di altri di un problema strutturale per la sua crescita futura. Gran parte della sua produzione, come per esempio il tessile, non è più in Italia. Ha bisogno di un mercato del lavoro più flessibile e di un sistema economico che deve essere ripensato. In questo la politica è fondamentale. Se è vero che l’economia italiana soffre di problemi strutturali, è vero che la politica italiana potrebbe fare molto per far ripartire il Paese. Non è detto che il presidente del Consiglio Mario Monti ce la farà, ma lui piace alle banche ed è un economista esperto. Staremo a vedere”.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: