Dopo Schroders, anche Swiss&Global e Ubp: è il momento dei Btp

LA FIDUCIA C’È – Dopo Schroders (qui per la notizia) anche altri gestori hanno confermato a BLUERATING la loro fiducia sull’Italia e sul debito italiano. “In accordo con l’annuncio della Bce e dell’Omt abbiamo ridotto il nostro ‘sottopeso’ nei titoli di Stato italiani e di conseguenza abbiamo aggiunto Btp. La curva italiana si è accentuata in modo significativo quando la Bce ha annunciato di voler limitare i suoi acquisti di obbligazioni condizionate con scadenza massima di tre anni. Riteniamo dunque che le scadenze a 3-5 anni offrano un interessante profilo rischio-rendimento”, ha spiegato Bernhard Urech del JB Euro Bond Fund  di Swiss & Global Asset Management.


PREZZI ALLETTANTI
– Del resto di questi tempi, quello che stuzzica gli esperti e gli investitori è il prezzo. “Pensiamo che il prezzo sia sceso a livelli molto interessanti e che i rischi siano ormai pienamente scontati”, spiega David Hoffman, managing director and portfolio manager per Brandywine Global del gruppo Legg Mason. “Siamo positivi sulle obbligazioni con scadenza a tre anni, perché hanno tre vantaggi”, spiega Christel Rendu de Lint, capo del Fixed Income di Union Bancaire Privée. “I Btp con scadenza a tre anni offrono un rendimento interessante (2,8%). Questo potrebbe sembrare basso rispetto al 7% offerto nel 2011, ma è interessante in confronto al rendimento dei Bund (0%). Senza considerare che con una scadenza a tre anni, la volatilità resta limitata”.

LA CRISI NON È CERTO FINITA – Certamente, però, ciò non significa che l’Italia sia uscita dalal crisi. “L’Omt rappresenta più uno strumento che consente di guadagnar tempo che un fattore di cambiamento vero e proprio”, spiega a l’esperto di Swiss&Global. “Ci attendono ancora molte sfide. I problemi strutturali di base come la stabilizzazione dei bilanci del settore pubblico, il ritorno alla crescita e all’occupazione, il miglioramento della competitività e la resistenza agli shock da parte del sistema bancario, richiederanno uno sforzo incredibile. In Italia, in particolare, una delle principali fonti di incertezza sta nella volontà politica e nella capacità di proseguire sullo stesso percorso di consolidamento fiscale e di riforme strutturali”.

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