Le opinioni degli esperti e i migliori portafogli per il 2013

OPINIONI A CONFRONTO – Le azioni aggressive intraprese dalle banche centrali pare abbiano evitato una recessione globale. Tuttavia, le prospettive di crescita dei Paesi sviluppati restano modeste. Questo, in linea di massima, è il pensiero condiviso dalle principali case d’investimento sul 2013. Ma quanto all’asset allocation da scegliere per costruire il portafoglio, ci sono alcune differenze. Vediamole nel dettaglio.

LA VOCE DI UN ASSET MANAGER USA – Neuberger Berman – società americana indipendente di asset management fondata nel 1939, che oggi ha circa 202 miliardi di dollari in gestione – crede che l’economia americana disponga di un sufficiente slancio per continuare a espandersi, sebbene a un tasso moderato. “Il nostro team obbligazionario ritiene che, entrando nel 2013, i mercati obbligazionari globali siano a un punto di svolta senza precedenti. Dopo un esteso periodo di politica monetaria accomodante, i tassi di interesse sono ai minimi storici e spingono gli investitori a cercare nuove opportunità”, dice Marco Avanzo Barbieri, executive director.

LE PAROLE DI ALLIANG GI
– Venendo a indicazioni più operative, Allianz Global Investors consiglia di diversificare il portafoglio e sostiene che ci siano buone chance all’interno dell’azionario per il prossimo anno. Ma in una situazione difficile come questa, un’attenta selezione dei titoli assume un’importanza ancora maggiore. “E gli investitori dovrebbero focalizzarsi sui titoli che distribuiscono un dividendo”, sostiene Neil Dwane, chief investment officer per l’Europa. Il gestore è convinto che il prossimo anno, tra gli investimenti alternativi difensivi caratterizzati da un potenziale di rendimento interessante, ci saranno i titoli di Stato di selezionate economie emergenti e le relative valute, le obbligazioni societarie, compresi i titoli ad alto rendimento, e gli investimenti infrastrutturali.

BNP INVESTMENT PARTNERS – Bnp Paribas Investment Partners punta su obbligazionario emergente, bond corporate ad alto rendimento e oro. “In un portafoglio ‘buy and hold’ con un orizzonte di un anno non c’è posto per le Borse ma solamente per il debito emergente, le emissioni societarie ad alto rendimento e, per diversificare, i titoli di Stato core e l’oro”, commenta il manager William De Vijlder.

EAST CAPITAL
– Secondo East Capital, “le economie emergenti, che non hanno un debito elevato o problemi di deficit, continueranno a crescere più velocemente rispetto alle economie sviluppate, che dovranno concentrarsi ancora sull’austerità fiscale. Prevediamo che il 2013 potrebbe essere l’inizio di una nuova normalità, in cui le economie e i mercati dell’Europa dell’Est si libereranno parzialmente della crisi. Per la Cina, in conclusione, il 2013 potrebbe essere un anno di buoneperformance”.

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