Helderlé (Carmignac): dopo Zurigo potremmo aprire a Singapore

COMPARTI REGISTRATI IN UNDICI PAESI – Soffitti alti e affrescati, una grande finestra che dà su Place Vendôme e una vista su Parigi da far accapponare la pelle. È questo l’ufficio da cui ogni giorno Éric Helderlé, cofondatore (e direttore generale) insieme a Edouard Carmignac di Carmiganc Gestion, prende le decisioni che dal 1989 hanno permesso al gruppo francese di crescere negli undici Paesi in cui i loro comparti sono registrati. “Veniamo entrambi dal mondo azionario”, ci spiega in un’intervista in esclusiva. “A quei tempi, negli anni Ottanta, tutte le società in Francia che si occupavano di fondi erano controllate da banche”.

UN TEAM DI CIRCA 200 PERSONE – Nel 1984 Edouard Carmignac entra a far parte di Harmant & Cie, e subito dopo crea la sua società di gestione di fondi, la Pyramide Gestion. “È stato in quel momento che mi sono unito a lui. Era il 1987”, spiega Helderlé. “È stato un farmacista, contento delle performance ottenute da Edouard, che ci ha voluto presentare ad altri clienti, e così tutto è iniziato. A quei tempi non c’era quasi nulla in Francia nel settore dei fondi. Io mi occupavo di sviluppare il business e Edouard di gestire i fondi. Siamo partiti con quattro fondi, tra cui Carmignac Patrimoine, il nostro fondo più noto”. Oggi nel gruppo fondato da Edouard Carmignac con l’aiuto di Helderlé lavorano circa 200 persone, che negli uffici di Place Vendôme camminano tra una moltitudine di opere d’arte firmate da artisti del calibro di Andy Warhol, Maurizio Cattelan o Jean-Michel Basquiat. E, completamente in controtendenza, il gruppo ha intenzione di reclutare ancora.

E LA SQUADRA CRESCERA’ ANCORA – “Abbiamo intenzione di assumere nei primi tre mesi del 2013 altre 20 persone tra specialisti, sales e fund manager”. Il gruppo, spiega ancora il suo cofondatore, dopo l’apertura imminente del nuovo ufficio a Zurigo sta già guardando verso l’Asia per aprire nuove strutture. “Siamo molto attivi a Singapore, e tutta l’area asiatica così come il Sud America ci interessano molto. Potremmo in futuro aprire a Singapore in modo da essere ancora più vicini ai nostri clienti, ma non è stato deciso nulla al momento”. Quello che è certo è che l’industria dei fondi firmati Carmignac non se la passa male. Quando abbiamo chiesto a Helderlé se avesse mai preso in considerazione l’idea di quotare in Borsa la società, ci ha risposto, quasi divertito: “perché dovremmo farlo, la nostra indipendenza è garantita da un capitale di 1,5 miliardi”.

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