Tenani, Schroders: “c’è voglia di reddito stabile e regolare”

Tra le novità con cui Schroders (che come altri gestori non commenta le sue partecipazioni a Piazza Affari, n.d.r.) ha iniziato il 2013 c’è Investimente.it, uno strumento pratico con cui i consulenti possono conoscere meglio i clienti dal punto di vista psicologico e finanziario. Fra poco, poi, ripartirà Schroders Insite, il tour degli area manager con 41 tappe solo nella prima metà dell’anno. Ma con Luca Tenani, capo della distribuzione in Italia, parliamo anche dei non facili scenari dopo le recenti elezioni politiche.

Qual è la view di Schroders sull’Italia?

L’outlook per il mercato italiano è positivo rispetto a 12 mesi fa. L’effetto combinato delle riforme e delle azioni delle banche centrali dopo la cosiddetta “Draghi put” hanno rimosso i “rischi di coda” di una rottura disordinata dell’eurozona e migliorato lo scenario fiscale. Comunque, consci del rally del Ftse Mib di oltre il 40% dai minimi di luglio, non possiamo escludere che un’eventuale crescita sia accompagnata da una forte volatilità. In linea generale, preferiamo mantenere un approccio orientato alla cautela sui finanziari. Ci sentiamo più ottimisti verso quelle società italiane più legate alla crescita dell’economia su scala globale, che possono beneficiare della ripresa dei consumi cinesi e della riaccelerazione dell’economia tedesca. Per esempio, i grandi marchi del lusso e del tessile come alcuni fornitori di nicchia. Siamo convinti infine che c’è valore anche in alcune società concessionarie che beneficiano dei ridotti yield obbligazionari.

E sui prodotti?

Con mercati sempre più volatili e imprevedibili, il bisogno di un reddito stabile e regolare è diventato impellente per molti investitori europei e questo è ancor più valido per gli italiani, che avevano individuato nei titoli di Stato una delle tradizionali fonti di reddito. A questi investitori, Schroders offre diverse soluzioni. Tre in particolare. La prima è il fondo Schroder ISF Global Multi-Asset Income, che distribuisce una cedola/dividendo del 5% annuo ricorrendo a un approccio dinamico e diversificato su più asset class. Sul versante azionario segnaliamo i fondi Dividend Maximiser, che distribuiscono un dividendo dell’8% annuo. Infine, sull’obbligazionario, segnaliamo il fondo Schroder ISF Global High Income Bond, che distribuisce una cedola del 3% annuo e ricerca le migliori opportunità offerte dalle obbligazioni emergenti e high yield.

Come vedete l’Italia dopo il voto?

Non crediamo che il risultato, comunque sia andata, possa compromettere l’impegno dell’Italia nell’Ue e il percorso verso le riforme e il consolidamento fiscale. Benché i fondamentali economici siano ancora deboli, vedremo i frutti di questo impegno nel lungo periodo. Dopo le elezioni, soprattutto nella seconda parte dell’anno, il mercato comincerà a discriminare di più tra le società che compongono l’indice e di questo si avvantaggerà chi saprà selezionare, in maniera attiva, i titoli migliori.

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