7,2 MILIARDI DI RACCOLTA – Il settore italiano del risparmio gestito sente la primavera e chiude il mese di marzo con la raccolta migliore da inizio anno: 7,2 miliardi di euro contro i 5,2 miliardi di febbraio (qui la notizia) e i 6,5 miliardi di gennaio. Il primo trimestre si archivia dunque con un bilancio in nero di circa 19 miliardi per il sistema, di cui 13 miliardi riconducibili ai fondi. E’ quanto riportano gli ultimi dati Assogestioni, che evidenziano anche un patrimonio record per il quinto mese consecutivo a quota 1.225 miliardi di euro. “Queste masse corrispondono a circa l’80% del Pil del nostro paese dello scorso anno o al 30% circa del portafoglio finanziario delle famiglie”, ha ricordato Alessandro Rota, direttore ufficio studi di Assogestioni in un video commento ai dati.
GESTIONI COLLETTIVE – Il dato di raccolta del mese scorso è da attribuire in larghissima parte al buon andamento dei fondi aperti che, da soli, hanno visto affluire 5,3 miliardi di euro, a cui si somma il limitato contributo dei fondi chiusi, pari a circa un milione di euro: le gestioni collettive hanno così segnato un miglioramento dai 4,5 miliardi di febbraio a 5,3 miliardi.
GESTIONI DI PORTAFOGLIO – Bene anche le gestioni di portafoglio, che hanno più che raddoppiato la raccolta mese su mese da 728 milioni a 1,9 miliardi: in particolare le gestioni retail hanno registrato afflussi per 381 milioni dopo il rosso di 312 milioni di febbraio, mentre le gestioni istituzionali hanno toccato quota 1,5 miliardi con un incremento di 500 milioni sul mese precedente.
Dati in milioni di euro, fonte: Assogestioni
OBBLIGAZIONARI IN TESTA – Scendendo più nel dettaglio dell’analisi mensile di Assogestioni, si segnala come all’interno della categoria dei fondi aperti – che rappresentano il 41% del patrimonio complessivo – la migliore raccolta sia stata ancora una volta quella registrata dai prodotti obbligazionari, con 2,6 miliardi di euro (2,5 miliardi a febbraio). Seguono a stretto giro i fondi flessibili, con 2,4 miliardi dai precedenti 1,8 miliardi, mentre in terza posizione, più distanti, si trovano i fondi bilanciati con 382 milioni (in calo dai precedenti 713 milioni).
IN ROSSO AZIONARI ED HEDGE – Ancora in rosso invece gli azionari (-131 milioni dai precedenti -138 milioni) e gli hedge (-88 milioni da -112 milioni). Considerando anche i 12 milioni affluiti nelle casse dei prodotti non classificati, la raccolta complessiva dei prodotti a lungo termine si attesta così a 5,3 miliardi di euro, contro i 4,5 miliardi di febbraio. Infine i fondi monetari sono tornati in positivo con una raccolta di 135 milioni rispetto ai precedenti -352 milioni di euro.
CRESCONO I FONDI ESTERI – Quanto alla domiciliazione geografica dei fondi, ancora una volta le preferenze degli investitori hanno premiato i prodotti di diritto estero, con una raccolta di 4,8 miliardi di euro e un patrimonio di 351 miliardi di euro (pari al 70% del totale), mentre i prodotti di diritto italiano hanno visto afflussi per 532 milioni (gli asset sono pari a 153 miliardi di euro, il 30% del totale).
Dati in milioni di euro, fonte: Assogestioni