Relazione annuale Bankitalia: il mercato dei fondi comuni sta tornando a sorridere

FONDI COMUNI IN POSITIVO – “Il rendimento medio dei fondi comuni armonizzati italiani, al netto delle commissioni, è tornato positivo, all’8,2% nel 2012, contro un risultato negativo al 3,2% dell’anno precedente”. Lo ha rilevato la relazione annuale di Bankitalia sull’anno che si è appena concluso, che ha inoltre spiegato che i guadagni riguardano tutti i principali comparti. Un dato che riflette la migliorata situazione sui mercati finanziari nella seconda parte dell’anno. A fare la parte del leone l’azionario con una percentuale del 12,3%, 9,9% invece i bilanciati e, infine, l’obbligazionario con un 9,9%.

LE COMMISSIONI
– L’incidenza delle commissioni totali sul patrimonio netto medio annuo dei fondi comuni armonizzati – che comprendo commissioni di gestione, provvigioni di incentivo, commissioni alla banca depositaria, commissioni di negoziazione titoli e altre voci minori -, ha continuato Via Nazionale, è tornata per la prima volta ad aumentare dal 2009, seppur leggermente. Dall’1,7% all’1,8%, “incremento ascrivibile alle maggiori provvigioni di incentivo”. Commissioni stabili allo 0,4%, invece per chi sottoscrive gli exchange traded funds (etf).

LE QUOTE DEI FONDI
– Una nota negativa, infine, alla “quota dei fondi promossi da gruppi italiani sul patrimonio complessivo dei fondi collocati in Italia”, che si è “ulteriormente ridotta, dal 73% al 71% (da 811 a 743 unità). Di contro tra i fondi collocati si è registrato “una crescita del peso di quelli esteri (da 2.887 a 3.165 unità), soprattutto di diritto, lussemburghese”, grazie ad un regime fiscale vantaggioso per le società di gestione”. Sul totale dei fondi domiciliati in Lussemburgo quelli italiani a fine 2012 avevano un peso del 7%.

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