RACCOLTA IN CRESCITA – Raccolta ancora positiva per l’industria italiana del risparmio gestito. Nel mese di ottobre, segnala Assogestioni, i player del settore hanno registrato sottoscrizioni nette complessive per 3,6 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 3,1 miliardi di settembre. Il totale dall’inizio del 2013 sale così a 60,6 miliardi di euro, dieci miliardi in più rispetto all’intero 2005, finora l’anno migliore di questo decennio. Il patrimonio ha toccato invece un nuovo record storico grazie al buon andamento della raccolta e a un effetto performance di circa l’1,5%, raggiungendo quota 1.321 miliardi di euro.
PATRIMONIO RECORD – Di questi, circa 632 miliardi sono gestiti sotto forma di gestioni istituzionali, 550 miliardi in fondi aperti, 97 miliardi in gestioni retail e 43 miliardi in fondi chiusi. A contribuire alla raccolta netta di ottobre sono state soprattutto le gestioni di portafoglio, dove sono confluiti 2,1 miliardi di euro: 1,7 miliardi raccolti dalle gestioni istituzionali (17 miliardi da inizio anno) e 410 milioni dalle gestioni retail (2 miliardi da gennaio). Per quanto riguarda invece le gestioni collettive, nel mese di ottobre la raccolta netta si è attestata a 1,5 miliardi di euro, in decisa ripresa rispetto ai -348 milioni di settembre: in particolare, i fondi chiusi hanno segnato un rosso di 132 milioni (-90 milioni da inizio anno), mentre i fondi aperti hanno attratto risorse per 1,6 miliardi di euro (41 miliardi nei dieci mesi), dopo la frenata di settembre quando avevano perso 343 milioni di euro.
I FONDI APERTI – All’interno di questa categoria, anche a ottobre si sono contraddistinti i fondi flessibili, su cui sono confluite risorse per 1,8 miliardi di euro, mentre gli azionari hanno registrato sottoscrizioni nette per 980 milioni dopo i 236 milioni di settembre (3,3 miliardi da inizio anno). I fondi bilanciati hanno raccolto 542 milioni (5,6 miliardi da gennaio), mentre i fondi hedge hanno chiuso il mese in rosso per 165 milioni (-1,5 miliardi nei dieci mesi) e gli obbligazionari hanno visto uscire 652 milioni (+12 miliardi da gennaio) e i fondi non classificati hanno raccolto 52 milioni. Completano il quadro i prodotti monetari, che hanno chiuso il mese in rosso per 912 milioni (-1,3 miliardi da gennaio). Sempre nell’ambito dei fondi aperti, si conferma la preferenza degli investitori per i prodotti istituiti all’estero, che hanno messo a segno una raccolta netta mensile di 1,4 miliardi. I fondi di diritto italiano invece hanno registrato sottoscrizioni per 251 milioni.