UNA ROSA DI OTTO NOMI – La grande corsa al dopo Siniscalco è partita. Secondo quanto risulta a BLUERATING sono ben otto i primi nomi dei candidati alla presidenza di Assogestioni per prendere il posto di Domenico Siniscalco che ha lasciato dopo che la banca americana Morgan Stanley da lui rappresentata in Italia ha ottenuto il mandato per il discusso convertendo di Teleco
m Italia. La poltrona è prestigiosa, ma anche remunerativa, visto il compenso annuo di circa 200.000 euro.
GRILLI E POLI IN TESTA – Candidato numero uno è senz’altro Vittorio Grilli. L’ex direttore generale del Ministero dell’Economia e delle Finanze, poi ministro al Mef col governo Monti, è rimasto a spasso con al fine del governo dei tecnici. Con un passato al Credit Suisse First Boston, è un personaggio considerato autorevole e indipendente. Lo tallona da vicino Roberto Poli. Commercialista, vicino all’ex premier Silvio Berlusconi che lo ha voluto nei consigli d’amministrazione di Fininvest e Mondadori, Poli è stato presidente dell’Eni nominato dal Cavaliere: a suo sfavore gioca la età, considerato che è nato nel 1938.
GLI ALTRI CANDIDATI – C’è poi una seconda fila di candidati, tutti dai nomi importanti: gli economisti Marco Onado (che si è occupato di risparmio gestito come presidente di Pioneer e consigliere di Capitalia sgr e Fineco sgr) e Carlo Maria Pinardi (presidente di Analysis e Attiva sgr), Angelo Tantazzi (presidente di Prometeia ed ex presidente di Borsa Italiana), Attilio Lentati (ex top manager di Ras, poi in Unicredit), Andrea Beltratti (già presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo e oggi di Eurizon Capital sgr) e Giuseppe Zadra, presidente di Asset Management Holding che controlla Anima sgr.
CONFRONTO APERTO? – Sarà interessante vedere se il nome del futuro presidente di Assogestioni uscirà, come fu per Siniscalco, solo da un accordo Intesa-UniCredit che taglia fuori tutti gli altri associati o se invece si confronteranno davvero candidati e programmi.