Risparmio gestito, Deutsche Bank promuove Azimut e Mediolanum

MEDIOLANUM E AZIMUT SOTTO ESAME – Le potenzialità delle società italiane del risparmio gestito sono ancora importanti, malgrado il rally dei titoli nel 2013. A dirlo è Deutsche Bank in uno studio – ripreso da Milano Finanza – che mette sotto esame Mediolanum e Azimut. “Nel 2014, grazie ai tassi bassi e al miglioramento sul fronte macroeconomico, la raccolta sarà ancora solida, soprattutto per quei prodotti con alti margini come i fondi azionari e i flessibili. Restiamo quindi costruttivi sull’industria del risparmio gestito in generale. E in questo contesto, rafforziamo la nostra visione positiva su Mediolanum“. Gli analisti assegnano alla società un nuovo obiettivo di prezzo, a 8 euro dai precedenti 7,4, con giudizio “buy”, ossia comprare.

LE TRE RAGIONI DEL POTENZIALE RIALZO – “Malgrado il titolo sia salito del 60% nel 2013, noi vediamo ancora potenziale di rialzo per tre motivi”, aggiunge Deutsche Bank. Il primo motivo riguarda la combinazione tra tassi ai minimi e aumento della fiducia dei consumatori, “che sosterrà la strategia di Mediolanum nel trasferire i patrimoni dal risparmio amministrato ai fondi comuni. A seguire, prevediamo che il gruppo rafforzerà la sua politica di reclutamento. Terzo, il calo della redditività dei titoli di Stato in portafoglio sarà compensato dall’espansione dei margini nell’attività tradizionale”. Bene anche Azimut, il cui prezzo obiettivo passa a 23,2 euro dai 17,6 di prima. “I risultati di Azimut in questo inizio 2014 e quelli di tutto il 2013 sono stati notevoli. Crediamo che il 2014 sarà un altro anno molto buono per il gruppo e manteniamo il giudizio ‘hold’, ossia tenere, solamente per ragioni legate alla valutazione del titolo”.

I RISULTATI DI AZIMUT
– Il rapporto tra prezzo e utile atteso nel 2014 è di 15,1 volte per Mediolanum e di 19,6 volte per Azimut. “La raccolta attesa di Azimut nel 2014 sarà sostenuta dai trasferimenti dei portafogli acquisiti nel 2013 – operazione che di solito richiede dai 18 ai 24 mesi – dall’incorporazione degli asset di Augustum sim, pari a 800 milioni, e dal contributo delle joint venture estere”. Secondo gli analisti, quest’anno il gruppo guidato dall’ingegner Pietro Giuliani potrà registrare una raccolta di 3,2 miliardi di euro arrivando a gestire masse per più di 28 miliardi alla fine del 2014. Esclusa la grande acquisizione che il gruppo potrebbe concretizzare in Italia. Goldman Sachs, dal canto suo, attribuisce a Mediolanum un giudizio “neutral” con prezzo obiettivo a 7,3 euro, ad Azimut un “buy” con tp a 28 euro e a Banca Generali un “neutral” con tp a 25,1 euro.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!