
TIMORI INFONDATI – “A mio avviso”, ha aggiunto, “i timori di chi vede in questa novità una minaccia per il ruolo degli intermediari sono infondati”: il valore aggiunto resta infatti il servizio di consulenza. “I clienti continueranno ad aver bisogno dei consulenti. Oggi chi fa da sé non compra fondi comuni, ma etf. Domani potrà comprare anche i fondi, ma il discorso non cambia”.
L’ESPERIENZA DI ACOMEA – AcomeA, ha spiegato Martinelli, ha già una classe di fondi “self service”, la classe “A2” (execution only), dedicata a chi vuole valutare autonomamente i fondi senza il servizio né i costi della consulenza di un professionista. L’acquisto avviene direttamente online. Alternativamente il cliente può optare per la classe “A1“ (full service) e delegare a un consulente le scelte legate ad allocazione e gestione del proprio patrimonio. Se la possibilità di quotare i fondi diventasse realtà, ha continuato Martinelli, “probabilmente lanceremmo un fondo destinato alla quotazione e ispirato al concetto della nostra classe self service”.