Allianz GI: i dividendi? Una promessa per le future strategie di investimento

OUTLOOK PER IL COMPARTO AZIONARIO – Joerg de Vries-Hippen, cio European Equities di Allianz Global Investors e gestore del fondo Allianz European Equity Dividend, presenta l’outlook per il comparto azionario, focalizzandosi sui fattori che sostengono l’investimento in azioni ad alto dividendo: “Le valutazioni sui mercati azionari hanno complessivamente mostrato una ripresa negli ultimi 5 anni, tuttavia riteniamo che l’investimento azionario ancora possa offrire significativo valore, soprattutto focalizzandosi sui titoli ad alto dividendo. Inoltre, le società europee hanno compiuto forti progressi in flessibilità ed efficienza, con una conseguente migliorata capacità nel gestire il costo del capitale. Il mercato azionario offre quindi prospettive positive, e questo è particolarmente vero per i titoli europei, che presentano valutazioni più convenienti delle emittenti statunitensi”.

VALUTAZIONI ALTE IN ITALIA E SPAGNA – “Considerando nello specifico i paesi, per esempio, registriamo che le valutazioni nei mercati azionari italiano e spagnolo siano leggermente superiori a quelle del mercato inglese. Questi due mercati, inoltre, sono dominati dagli istituti bancari, alle prese con forti progressi nelle loro strategie di ripresa. In Francia stiamo monitorando attentamente i titoli bancari che, se supereranno positivamente i test della BCE, deterranno un’ampia liquidità nei propri bilanci e potranno quindi decidere di rivedere al rialzo il livello di dividendi agli azionisti. Altre buone sorprese per la nostra strategia di investimento derivano dal comparto petrolifero, dopo che alcune aziende del settore hanno inaspettatamente incrementato la distribuzione di dividendi, per i minori investimenti dedicati a nuove esplorazioni”.

UN PORTAFOGLIO DIVERSIFICATO – “La capacità di distribuire dividendi è un sintomo di disciplina e solidità aziendale, una conferma che la liquidità generale non si disperda in operazioni straordinarie non strategiche o sopravvalutate. A riprova di questo, nel caso di inattesa riduzione del livello di dividendi il titolo registra generalmente una brusca caduta. Il nostro portafoglio di investimento è molto diversificato, ed include società che hanno mostrato stabile solidità, ma anche titoli che sono riusciti ad emergere più forti da un periodo di crisi. Non investiamo quindi soltanto in azioni storicamente ad alti dividendi, ma anche in titoli che riteniamo possano prospetticamente incrementare la capacità di remunerare gli azionisti. Mediamente, investiamo in aziende che hanno confermato la capacità di distribuire dividendi il 25% superiori alla media”.

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