Pimco svela tutti i segreti della strategia global real return

Jeremie Banet e Berdibek Ahmedov, gestore e product manager di Pimco, illustrano i potenziali vantaggi  della strategia global real return su scadenze brevi e i suoi possibili impieghi nell’ambito dell’asset allocation di un investitore.

Perché avete creato la PIMCO Global Low Duration Real Return Strategy?
Banet: Abbiamo lanciato questa nuova strategia per consentire agli investitori di ottenere un’esposizione strategica alle obbligazioni globali indicizzate all’inflazione in quanto asset class, ma con un rischio di tasso d’interesse reale strutturalmente inferiore rispetto agli approcci tradizionali. La strategia presenta caratteristiche uniche in quanto è basata su un indice globale di obbligazioni reali comprendente emissioni sovrane dei paesi sviluppati con scadenze comprese tra uno e cinque anni. Ancorando la duration del portafoglio a questo benchmark, la strategia mantiene una duration reale strutturalmente più bassa rispetto alle tradizionali strategie ILB che utilizzano benchmark che coprono la totalità delle curve dei rendimenti reali. In tal senso, questa è una versione a bassa duration della nostra celebre Global Real Return Strategy, che gestiamo da oltre 10 anni. La scelta del benchmark per questa nuova strategia consente agli investitori di abbassare significativamente la duration delle loro esposizioni alle obbligazioni reali globali, il che riduce il profilo di rischio complessivo. Tuttavia, analogamente alla nostra Global Real Return Strategy, gli investitori beneficiano potenzialmente di opportunità globali, di rendimenti reali regolari, di una protezione dall’inflazione e delle caratteristiche di diversificazione del portafoglio delle obbligazioni reali globali.

Per quali tipologie di investitori è indicata questa strategia?
Ahmedov: In primo luogo, abbiamo creato la Global Low Duration Real Return Strategy per gli investitori che intendono investire in obbligazioni indicizzate all’inflazione, ma desiderano un profilo di duration reale più basso rispetto alle tradizionali strategie su bond reali. Per gli investitori con posizioni in essere, la strategia può contribuire a ridurre l’impatto negativo potenziale dell’aumento dei tassi reali sulle performance. Inoltre, tramite l’impiego combinato della nostra strategia di punta, la Global Real Return Strategy, e della sua versione a bassa duration, gli investitori sono in grado di calibrare con precisione la loro esposizione a un determinato obiettivo di duration reale. Gli investitori che privilegiano tradizionalmente le strategie obbligazionarie a bassa duration potrebbero trovare interessante quest’offerta, che consente di accrescere la diversificazione del portafoglio e contribuisce altresì a migliorare le performance al netto dell’inflazione tramite una copertura esplicita dei rischi d’inflazione.

Di recente l’inflazione ha evidenziato una tendenza al ribasso. Quali sono le prospettive di PIMCO per l’inflazione nell’orizzonte ciclico e in quello di lungo periodo?
Banet: Per il 2014 prevediamo che l’inflazione nei paesi sviluppati rimarrà contenuta, ma pensiamo che nella maggior parte delle regioni essa abbia ormai superato il punto di minimo, ricominciando a salire. Oltre il 2014 ravvisiamo invece rischi d’inflazione generalmente orientati al rialzo. Negli Stati Uniti, per quest’anno prevediamo che il Consumer Price Index (CPI) supererà il 2%, spinto dall’aumento dei prezzi delle abitazioni. Ci aspettiamo tuttavia che il PCE core, l’indicatore d’inflazione preferito dalla Fed, rimanga al di sotto dell’obiettivo del 2%, passando dall’1,1 all’1,6%. Nel Regno Unito, prevediamo che l’indice dei prezzi al consumo rimanga stabile intorno al target del 2%. Anche in Europa ci aspettiamo che l’inflazione aumenti dal minimo dello 0,7% all’1% o poco oltre. In Giappone, il marcato deprezzamento dello yen si è già trasmesso all’inflazione.

Come avete posizionato la strategia per riflettere le prospettive d’inflazione?
Banet:
Siamo convinti che possa essere il momento giusto per iniziare a costituire un’esposizione alle obbligazioni indicizzate all’inflazione. Il passaggio di lungo periodo dall’attuale scenario di bassa inflazione verso un’inflazione più elevata, e persino il passaggio ciclico da un’inflazione nettamente inferiore agli obiettivi a una più o meno in linea con gli stessi, avrà probabilmente un impatto positivo sui detentori di obbligazioni reali.

Quali paesi privilegiate nella strategia?
Banet: Al momento il nostro mercato preferito è quello dei TIPS USA. Dopo la correzione dello scorso anno, i TIPS offrono rendimenti più elevati rispetto agli omologhi titoli europei. Giudichiamo favorevolmente anche l’aumento dei rendimenti reali sulle obbligazioni indicizzate all’inflazione di Nuova Zelanda e Australia rispetto ad altri mercati. Offrono infatti rendimenti reali positivi supportati da conti pubblici solidi e da un contesto macro più favorevole per l’inflazione. In Europa, sovrappesiamo le obbligazioni reali tedesche e italiane, che preferiamo a quelle francesi. Riteniamo che i bond francesi non offrano un premio per il rischio di credito sufficiente rispetto alla Germania. Per di più, le valutazioni del segmento delle obbligazioni indicizzate all’inflazione francese continuano ad essere alterate da fattori tecnici interni.

Dove si colloca la PIMCO Global Low Duration Real Return Strategy nell’asset allocation di un investitore?
Ahmedov: La strategia è adatta alla componente di copertura dell’inflazione di un portafoglio. Gli investitori che temono un rialzo dei tassi possono impiegare la strategia su base tattica. E alcuni investitori possono preferire una strategia su obbligazioni reali a bassa duration a una strategia su omologhi titoli lungo l’intera curva dei rendimenti. In sostanza: per gli investitori che ricercano rendimenti reali, la strategia può rappresentare un’alternativa a più bassa duration; per chi ricerca investimenti a reddito fisso a breve scadenza, rappresenta invece un’opportunità di copertura dall’inflazione.

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