Fondi, Julius Baer finisce nel mirino di Credit Suisse

JULIUS BAER NEL MIRINO DI CREDIT SUISSE? Credit Suisse punta a rilevare Julius Baer per rafforzare il proprio comparto di gestione patrimoniale. La notizia è rimbalzata nei giorni scorsi sulla stampa svizzera, facendo lievitare le quotazioni del wealth manager alla Borsa di Zurigo a quota 42 franchi nella seduta dello scorso 29 agosto: si tratta del massimo da maggio 2014. La voce, scrive Bloomberg, non è stata per ora confermata dai diretti interessati, che hanno preferito non commentare. Secondo le indiscrezioni comunque, non ci sarebbero state ancora negoziazioni ufficiali, e la situazione potrebbe essere rivalutata una volta che Julius Baer avrà risolto le questioni aperte con le autorità fiscali Usa.

RAFFORZARE LA GESTIONE PATRIMONIALE – Credit Suisse, seconda banca svizzera, intende focalizzarsi maggiormente sulla gestione dei soldi dei clienti di fascia alta riducendo la propria esposizione all’investment banking. Nel caso di un’eventuale fusione, i 274 miliardi di franchi di asset under management di Julius Baer farebbero lievitare il patrimonio della banca a 1,1 trilioni di franchi. “Sarebbe una buona mossa per Credit Suisse”, ha osservato Jonas Floriani, analista di Keefe, Bruyette & Woods citato da Bloomberg, secondo cui la banca svizzera potrebbe così “espandersi in Asia e consolidarsi in Germania e in Svizzera”. Da parte sua il chairman di Julius Baer, Daniel Sauter, ha dichiarato nei giorni scorsi che la società sta cercando opportunità di acquisizioni, dopo aver rilevato il mese scorso le operazioni europee di Bank Leumi Le-Israel BM e, nel 2012, gli asset non Usa di Merrill Lynch da Bank of America.

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