Bnp Paribas IP, ci piacciono le imprese edili Usa

SCENARIO GLOBALE – Tradizionalmente i mercati azionari tendono a scendere nel mese di gennaio, ricorda Laura Tardino, strategist di Bnp Paribas Investment Partners. “In media, a partire dal 1990 l’indice MSCI World (azioni dei paesi avanzati) è sceso dello 0,4% nel primo mese dell’anno. Nei primi giorni del 2015, i segnali non sono stati favorevoli. Il 25 gennaio si terranno le elezioni anticipate in Grecia, che potrebbero assegnare la vittoria al partito che intende rinegoziare le condizioni del salvataggio finanziario del paese ed eventualmente fare marcia indietro sulle riforme. Inoltre, i prezzi del greggio sono scesi ancora sollevando dei dubbi sulla forza dell’economia a livello globale. Infine, la BCE potrebbe ampliare il programma di acquisti di attivi per stimolare la crescita, ma le modalità di un eventuale intervento in tal senso non sono ancora chiare, mentre i segnali di miglioramento dell’economia sono ancora pochi”.

ASSET ALLOCATION
POSIZIONI CORE – Deteniamo ponderazioni neutre in tutte le classi di attivo tranne nel segmento delle obbligazioni societarie investment-grade europee. Questa scelta riflette le incertezze di breve periodo, e in particolare le prospettive per il prezzo del greggio. Tendiamo ad escludere un indebolimento della domanda a livello globale e il fatto che la curva dei futures sul prezzo del petrolio non è scesa in misura analoga ai contratti a breve suggerisce che non siamo in presenza di un trend strutturale. Le incertezze relative alla BCE – che potrebbero rinviare gli acquisti di attivi oppure solo ampliare il programma d’allentamento includendo i titoli societari – e per le elezioni in Grecia ci hanno indotto a mantenere una ponderazione neutra nel comparto azionario. Tuttavia, fatta questa premessa tentiamo di sfruttare nuove flessioni del mercato come opportunità di acquisto. Per quanto riguarda le obbligazioni, deteniamo una posizione sovrappesata nel segmento delle obbligazioni societarie investment-grade. Gli acquisti della BCE potrebbero spingere ulteriormente al ribasso gli spread. Inoltre, qualora la BCE decidesse di acquistare titoli di Stato, ciò potrebbe innescare una riallocazione di portafoglio (dai titoli di Stato verso il debito societario).

POSIZIONI FLESSIBILI MULTI-ASSET – Nel comparto obbligazionario, abbiamo liquidato la posizione sovrappesata sui titoli di Stato a tre anni dell’Australia rispetto a quelli decennali (che puntavano a beneficiare di un’inclinazione della curva in prospettiva), mentre è rimasta la posizione ribassista sui titoli decennali. Il mercato adesso ha integrato le attese di un taglio dei tassi di riferimento, limitando dunque ulteriori ribassi sul segmento breve della curva. A nostro parere, riteniamo che il rialzo dei rendimenti USA trainerà anche i rendimenti australiani. Inoltre, deteniamo una posizione sovrappesata nel debito del Messico (in USD) rispetto ai Treasury decennali. Resta invariata la posizione rialzista sui titoli di Stato quinquennali della Spagna, poiché i rendimenti su questa scadenza potrebbero scendere ancora alla luce della probabilità di un ampliamento dell’allentamento quantitativo da parte della BCE. Deteniamo una posizione sovrappesata sul debito senior investment-grade del settore finanziario europeo: la tendenza alla disintermediazione dovrebbe favorire una contrazione dei bilanci delle banche e una riduzione dei tassi d’indebitamento. Inoltre, le nuove norme in materia di capitalizzazione dovrebbero rappresentare un nuovo stimolo per migliorare i coefficienti patrimoniali.

MERCATO VALUTARIO – Per quanto riguarda il mercato valutario, manteniamo una posizione lunga sul peso messicano rispetto a sterlina e dollaro australiano con due operazioni distinte. Inoltre, abbiamo accentuato l’entità di tre scommesse sul mercato delle divise. Innanzitutto, abbiamo accentuato la posizione rialzista sul dollaro canadese rispetto al dollaro neozelandese. Infatti, riteniamo probabile un incremento dei tassi in Canada, mentre tendiamo ad escludere un ulteriore inasprimento in Nuova Zelanda. Per quanto concerne la posizione rialzista sulla rupia indiana rispetto al won della Corea del Sud, i fondamentali della scommessa non sono mutati (economia più solida e riforme strutturali in programma in India a fronte di un won forte che potrebbe favorire un allentamento monetario). Inoltre, i tassi reali dovrebbero sostenere la valuta indiana. Infine, la posizione ribassista sul franco svizzero rispetto alla corona ceca: la BNS ha ampliato la portata della politica di tassi d’interesse negativi ed ha ribadito la volontà di difendere l’attuale soglia di cambio franco/euro, mentre i dati economici in arrivo dalla Repubblica Ceca hanno sorpreso al rialzo.

MERCATO AZIONARIO – Sul mercato azionario, deteniamo una posizione sovrappesata nel settore delle imprese edili USA e una posizione rialzista sull‘indice tedesco Dax rispetto all’indice svizzero SMI. L’indice DAX comprende più settori ciclici, mentre nell’SMI prevalgono i comparti difensivi.
Nel settore immobiliare deteniamo una posizione sovrappesata in Germania rispetto agli USA. Al momento l’attuale orientamento della politica monetaria pare più favorevole nell’area dell’euro, inoltre in Germania gli edifici residenziali sono relativamente più numerosi e riteniamo che questo segmento possa generare valore. Infine, per quanto riguarda i derivati manteniamo una posizione lunga nei contratti swap sull’inflazione a 5 anni negli Stati Uniti.

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