East Capital, nel 2015 amplieremo il team di investimento e apriremo a Dubai

PIANI PER IL 2015East Capital vuole crescere negli Emirati arabi. Parola di Daniele Mellana, responsabile per l’Italia di East Capital, che nel corso di un evento a Milano ha spiegato che nel 2015 la società – specializzata nei mercati emergenti e di frontiera – intende allargare il proprio team di investimento e aprire una nuova sede a Dubai.

CINQUE TEMI CHIAVE
– Quanto alle attese sull’andamento dei mercati, ha osservato da parte sua Emre Akcakmak, membro del team di gestione di East Capital, “in generale riteniamo che saranno cinque i temi chiave del 2015: i tassi rimarranno bassi ancora a lungo, il basso prezzo del petrolio sarà di stimolo, le azioni saranno la classe di investimento più attraente, i mercati di frontiera rimarranno un centro di interesse e continuerà il processo di riforma iniziato in Asia”

IL CALO DEL PREZZO FARA’ BENE AI MERCATI EMERGENTI
– “I rendimenti reali in Usa, Regno Unito, Germania e Giappone sono scesi a livelli bassissimi dal 2011 in avanti, con una discesa importante anche in Italia e Spagna”, ha spiegato Akcakmak. “Questo quadro nella seconda metà del 2015 si differenzierà con un graduale aumento negli Usa, mentre non sarà così in Europa e Giappone. Il basso prezzo del petrolio invece è uno stimolo globale e rappresenta un trasferimento di circa 1,3 trilioni di dollari dai produttori di petrolio agli importatori. La maggioranza dei mercati emergenti sono importatori di petrolio e dovrebbero quindi beneficiare di questo scenario.

BENE LE AZIONI – Il quadro macroeconomico globale nel 2015 sarà di supporto per le azioni, per via dell’accelerazione della crescita, bassi tassi e basso prezzo del petrolio e almeno due trilioni di dollari di stimoli. La crescita dei dividendi in molti mercati azionari è superiore ai redimenti obbligazionari e questo suggerisce che la rotazione dal mondo obbligazionario a quello azionario stia continuando.
 
AUMETERA’ L’INTERESSE PER I MERCATI DI FRONTIERA – Noi riteniamo che aumenterà l’interesse per i mercati di frontiera che stanno in qualche modo “maturando”; i flussi in questi mercati sono raddoppiati negli ultimi 3 anni ma nonostante questo continuano a rappresentare circa lo 0,4% della capitalizzazione globale. Questi mercati non sono solamente a sconto rispetto ai mercati sviluppati e quelli emergenti ma sono ancora sotto i loro livelli pre-crisi. A sostegno del tema mercati di frontiera ci sono importanti fattori di lungo termine quali la grossa crescita demografica e i bassi livelli di indebitamento. Inoltre la crescita economica media è del 6% contro il 5% dei mercati emergenti e il 2% di quelli sviluppati.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!