Financière de l’Echiquier: come reagire dopo il rialzo dei mercati europei

IL REPORT DEL MESE – Il report di questo mese di Marc Craquelin, direttore della gestione di Financière de l’Echiquier, si concentra su come reagire dopo il rialzo dei mercati europei da inizio anno a oggi (Stoxx Europe 600 +16% year to date). L’esperto di Financière de l’Echiquier si dice cauto, ma mantiene una view positiva sull’Europa, per una serie di motivi. Innanzitutto, la politica proattiva della Banca centrale europea inizia a produrre effetti tangibili. Poi, il contesto generale migliora. Per la prima volta da tre anni si assiste inoltre a una revisione verso l’alto dei Pil in Europa. E ancora: le politiche dei tassi negativi (in Svizzera o in Danimarca per esempio) sono in atto da poco tempo e incitano a investire. Le pubblicazioni dei dati in Europa sono state soddisfacenti, anche se l’impatto positivo delle valute deve ancora verificarsi. Il rapporto prezzo/utili degli indici, infine, rimane “accettabile”.

ALLEGGERIRE L’ESPOSIZIONE AZIONARIA
– Cosa potrebbe spingere ad alleggerire l’esposizione azionaria? A livello macroeconomico, le aspettative migliorano abbastanza velocemente. L’indice di sorpresa economica dovrebbe invertire la rotta a breve provocando un probabile rallentamento del ritmo dei mercati europei. Negli Stati Uniti, l’aumento dei tassi a breve, più volte differito, finirà per materializzarsi. I tassi a lungo termine anticiperanno questo movimento in modo più o meno violento. Un aumento sensibile del decennale americano sarà un segnale da prendere in considerazione per ridurre l’esposizione azionaria. Nei fondi di Financière de l’Echiquier, questa la situazione. Prodotti difensivi: il livello di liquidità dei fondi più difensivi è aumentato rispetto all’inizio del 2015. Per esempio, la componente azionaria di Echiquier Patrimoine è stata ridotta dal 22% in gennaio 2015 al 18%. Fondi azionari: “siamo convinti”, dice il manager, “che ci sia maggior valore nei titoli ciclici e nelle mid cap. Echiquier Agressor ha così rafforzato la sua esposizione alla tematica value/ciclo, passata dal 30% al 40% del portafoglio”.

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