Tosato (Schroders): asset manager alla sfida del digitale

VENT’ANNI IN ITALIASchroders – uno dei principali gruppi finanziari globali focalizzato esclusivamente sulla gestione di capitali, fondato nel 1804, quotato alla Borsa di Londra dal 1959 e parte dell’indice Ftse 100 – taglia il traguardo dei vent’anni dall’avvio delle attività in Italia con un patrimonio totale in gestione che nel mercato locale è arrivato a superare i 18 miliardi di euro, a fronte dei 13,5 miliardi di euro a fine 2013. Nel solo business dell’asset management, Schroders Italia ha registrato nel 2014 una crescita del 36% e afflussi netti pari a 3,86 miliardi di euro. “Il 2014 è stato un anno record per il gruppo Schroders, con un patrimonio totale in gestione che ha raggiunto i 386,6 miliardi di euro e utili per azione aumentati del 17%. Quanto alla presenza in Italia, è motivo di particolare soddisfazione superare la pietra miliare dei vent’anni forti del miglior risultato di raccolta netta nell’asset management riportato dal team italiano”, ha detto Massimo Tosato (nella foto), executive vice chairman di Schroders, aggiungendo che “sempre lo scorso anno, l’Italia si è distinta come il Paese più profittevole nell’Europa continentale”.

PREVISIONI 2015
– Questi risultati premiano l’impegno di Schroders nella creazione di un business diversificato in un’ampia gamma di strategie d’investimento, con fondi sempre più orientati a soddisfare le esigenze specifiche di investitori professionali e risparmiatori. Per esempio, la continua ricerca di fonti di reddito trova riscontro importante nel grande successo del fondo Schroder ISF Global Multi-Asset Income, che gli investitori italiani hanno apprezzato più velocemente di altri, con oltre un miliardo di euro di sottoscrizioni nel solo 2014. “Guardando al 2015, le ragioni alla base dei risultati record conseguiti nel 2014 sia dall’industria del risparmio gestito che da Schroders sono ancora valide. In particolare per l’Italia, il 2015 presenta opportunità uniche da un punto di vista storico: basso costo del denaro e dell’energia, abbondante liquidità grazie alla Bce, tasso di cambio euro/dollaro favorevole per gli esportatori. Inoltre, la leadership politica sta facendo uno grande sforzo decisionale. Tutti questi elementi sono positivi per la fiducia di imprese e famiglie”, ha concluso Tosato.
 
LE SFIDE DEL FUTURO
– Allargando la visione, molte sono le sfide che gli asset manager dovranno affrontare in futuro e nuove opportunità si aprono per chi saprà essere innovativo e realmente dedicato a creare valore per i propri clienti. Tra queste, la disponibilità di tecnologie digitali a basso costo, come è già avvenuto in altri settori, eserciterà una forte spinta al cambiamento anche nell’industria del risparmio gestito. Gli sviluppi del digitale stanno trasformando non solo le modalità di costruzione dei portafogli, ma anche il modo in cui si interagisce con la propria clientela. Questi cambiamenti probabilmente modificheranno lo scenario anche per la distribuzione, con nuovi player che entreranno sul mercato, come per esempio wealth manager online. Nel 2014 Schroders ha acquisito una quota di minoranza di Nutmeg, un wealth manager online britannico, con l’obiettivo di partecipare ai cambiamenti digitali che influenzeranno l’industria nei prossimi anni.
 

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