Astolfi (M&G): “più rendimento con gli Emerging”

M&G punta ai Paesi Emergenti con il recente lancio di due nuovi fondi dedicati a questi mercati. Il primo, l’M&G (Lux) Emerging Markets Hard Currency Fund, è focalizzato sul debito in valuta forte e il secondo, l’M&G (Lux) Emerging Markets Income Opportunities Fund, sulle opportunità di generare reddito. “I nuovi fondi”, spiega Matteo Astolfi, Head of M&G Investments Italy, “sfruttano le competenze e il track record comprovati dei nostri team di investimento dedicati all’azionario e al reddito fisso sui mercati emergenti, i quali vantano, insieme, oltre 100 anni di esperienza negli investimenti in queste asset class”.

Li può spiegare più in dettaglio?
I due nuovi fondi che abbiamo appena lanciato sono entrambi dedicati ai mercati emergenti e si rivolgono agli investitori che cercano opportunità di rendimenti più elevati di quelli accessibili oggi nei mercati sviluppati. Il primo – l’M&G (Lux) Emerging Markets Hard Currency Fund – è focalizzato sul debito in valuta forte e sarà gestito dallo stesso team che gestisce il nostro fondo M&G Emerging Markets Bond Fund. L’obiettivo di questo fondo è generare un rendimento totale maggiore rispetto a quello del mercato obbligazionario dei mercati emergenti in valuta forte su un periodo di tre anni. Il fondo prevede un’esposizione di almeno l’80% in obbligazioni governative e quasi-governative dei mercati emergenti denominate in valuta forte. Il secondo – l’M&G (Lux) Emerging Markets Income Opportunities Fund – unisce le competenze dei nostri team di gestione fixed income e azionario, per investire in azioni e obbligazioni societarie dei mercati emergenti. Il suo obiettivo è fornire un reddito tra il 4 e il 6% per anno e una crescita del capitale sul lungo periodo, grazie alla capacità di diversificare tra asset class, aree geografiche e settori.

A quali altri progetti state lavorando per i prossimi mesi?
Nei mesi scorsi abbiamo annunciato la nostra intenzione di lanciare entro marzo 2019 una nuova famiglia di fondi SICAV lussemburghesi. Questa gamma di SICAV includerà fondi che mirano a seguire le stesse strategie di investimento dei fondi aperti britannici di M&G detenuti da investitori europei. Stiamo inoltre costituendo una nuova struttura giuridica in Lussemburgo composta da due entità: una società di gestione che è sia gestore di UCITS che gestore di fondi di investimento Alternativi, e una società dedicata alla distribuzione dei fondi e servizi della società di gestione lussemburghese. In questo modo i gestori di M&G e le loro strategie di investimento rimarranno accessibili ai clienti internazionali, indipendentemente dall’esito delle negoziazioni tra Regno Unito e Unione europea. Ad oggi le strategie lanciate attraverso la nostra SICAV sono quattro: i due nuovi fondi focalizzati sui mercati emergenti sopramenzionati, e altri due fondi a volatilità controllata che mirano ad ottenere rendimenti assoluti, l’M&G (Lux) Absolute Return Bond Fund e l’M&G (Lux) Global Target Return Fund, che saranno i nostri fondi in focus nei prossimi mesi.

E per l’Italia quali sono le novità?
Per quanto riguarda M&G in Italia, continuiamo a consolidare la nostra presenza nel segmento della consulenza, del private banking e dei clienti discrezionali. In futuro vorremmo sviluppare ulteriormente la nostra offerta sui segmenti delle banche retail e istituzionale. L’Italia è infatti un paese per noi strategico che presenta opportunità di investimento molto interessanti in diversi settori, inclusi i settori immobiliare e infrastrutturale su cui le società del nostro gruppo hanno investito.

Quali occasioni d’investimento intravedete in questi mesi estivi?
Il premio per il rischio azionario rimane per noi la più grande opportunità nei mercati internazionali. Continuiamo a trovare valore in alcuni mercati azionari. Questo, insieme alla ripresa della crescita globale, è certamente incoraggiante. I prezzi dei titoli di Stato occidentali continuano a essere poco attraenti per noi. Infatti, la risposta comprensibilmente irruente dei mercati obbligazionari a dati sull’inflazione leggermente superiori alle aspettative e la retorica moderatamente aggressiva delle banche centrali dimostrano quanto gli investitori di obbligazioni rimangano scettici di fronte alla potenzialità di tassi di interesse reali più alti. Nel contesto attuale, un approccio flessibile e selettivo agli investimenti può consentire agli investitori di trarre vantaggio dai mispricing del mercato.

Quali sono secondo voi i trend futuri dell’industria del risparmio gestito?
Tra i temi che ci appassionano di più c’è quello di aiutare l’investitore retail a compiere scelte mature e consapevoli che lo aiutino concretamente a diversificare gli investimenti e a costruirsi un futuro più sereno. Molta della regolamentazione che sta arrivando nel nostro mondo va nella giusta direzione di rendere più facilmente confrontabili i costi e i rendimenti di diversi tipi di investimento: siamo da sempre a favore della competizione “fair”. Noi siamo fautori della gestione attiva e crediamo che quanto più cresce la gestione passiva, tanto più abbiamo la possibilità di performare meglio anche noi, facendo scelte attive e basate su convinzioni. Anche il tema dell’”Income Investing” rimarrà chiave in un Paese come l’Italia e da questo punto di vista offriamo diverse soluzioni per diversi profili di rischio/rendimento. Prestiamo anche attenzione a temi di finanza etica e sostenibile che fanno parte del nostro DNA di investitori responsabili dei risparmi dei nostri clienti e che si abbinano al nostro orizzonte di lungo termine. La pazienza è una virtù che si sposa con il “tempo” e crediamo che dedicare tempo alle proprie finanze sia la premessa indispensabile per ottenere ritorni in linea con le aspettative.

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