Risparmio gestito, ecco come sarà la nuova Pioneer

LA NUOVA PIONEER UniCredit e Santander hanno raggiunto l’accordo sul futuro di Pioneer: per la firma ufficiale è questione di giorni, se non di ore. E’ quanto riporta l’agenzia di stampa Reuters citando fonti vicine alla situazione, secondo cui il gruppo di asset management controllato da UniCredit sarà integrato con Santander Asset Management dando vita a un colosso del risparmio gestito.
 
I DETTAGLI – Nel dettaglio, l’accordo dovrebbe prevedere la costituzione di una holding controllata al 50% da UniCredit e al 50% da Warburg Pincus e General Atlantic, i due private equity che già partecipano a Santander Asset Management, ha spiegato una delle fonti citate da Reuters, secondo cui holding controllerà il 100% di Pioneer Usa e i due terzi di una società in cui confluiranno le attività di Santander AM e quelle di Pioneer nel resto del mondo. A Santander andrà il restante terzo della subholding.
 
400 MILIARDI DI MASSE –
Con l’unione delle masse gestite dai due gruppi, nascerà un colosso da 400 miliardi di euro, fra i primi dieci in Europa e i primi 30 al mondo. La divisione di Pioneer negli Usa, Paese dove Santander non ha asset in gestione e dove Pioneer ne ha per circa 60 miliardi, continuerà così a far parte del gruppo e a offrire i suoi servizi di gestione ai fondi Pioneer venduti nel mondo. Quanto all’impatto sul Cet1 di UniCredit, lo scorso settembre il ceo del gruppo, Federico Ghizzoni (nella foto), lo aveva stimato in 20-25 punti base. I portavoce di Santander, Unicredit e Pioneer non hanno commentato le indiscrezioni.

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