Consultinvest: fondi obbligazionari sempre più pericolosi? L’alternativa è nei flessibili

IL RALLY DEL MERCATO OBBLIGAZIONARIO – Gli investimenti detenuti in fondi obbligazionari negli ultimi 3/5 anni hanno offerto rendimenti tali da soddisfare ogni più ambiziosa pretesa da parte dei risparmiatori, rilevano gli esperti di Consultinvest. “E i numeri parlano chiaro, basti pensare all’indice Fideuram fondi obbligazionari che ha messo a segno un rendimento medio annuo del 5% negli ultimi tre anni e circa del 4% negli ultimi 5 anni. Se a ciò aggiungiamo che l’industria del risparmio gestito ha saputo trasformare le plusvalenze o rendimenti immediati dei fondi in flussi cedolari periodici, possiamo dire che la soddisfazione per i detentori di fondi obbligazionari è stata duplice: ottimi rendimenti e flussi periodici (cedole) sul conto corrente”.

UN MONDO IDILLIACO, MA DA DIMENTICARE – Un mondo idlliaco che però, spiegano i gestori “seppur appartenente ad un passato prossimo, è ormai del tutto da relegare in soffitta”. Anzi, rischia di essere “una micidiale trappola particolarmente pericolosa da qui ai prossimi anni”. Il motivo? Le politiche monetarie espansive a livello globale, che hanno spinto in basso i rendimenti sui titoli obbligazionari sino ad arrivare al paradosso dei tassi negativi. Per dirla più concretamente, spiegano i gestori di Consultinvest “riteniamo che per un risparmiatore non sia razionale investire oggi in un titolo obbligazionario che a 5 anni offre un rendimento lordo inferiore a 0,8% anno. Anzi. Riteniamo particolarmente pericolosi quegli approcci basati sui rendimenti passati come ricetta per allocare il risparmio disponibile”.

BRUTTE SORPRESE IN AGGUATO – “Chi ha una bassa propensione al rischio, con obiettivi di investimento orientati alla redditività nel breve e medio termine, deve essere consapevole che l’investimento in obbligazioni e  fondi obbligazionari governativi e corporate investment grade di qualunque  latitudine può riservare amare soprese nei prossimi anni: nell’investimento obbligazionario direzionale si annidano i maggiori rischi di subire perdite che potrebbero richiedere anni per poter essere recuperate.  Ciò può avvenire per due principali motivi: la risalita progressiva dei tassi – che il mercato in genere anticipa- e l’aumento dell’avversione al rischio emittente”.

SERVE L’ESPERIENZA DI UN PROFESSIONISTA – Gestire gli investimenti obbligazionari in questo momento è dunque particolarmente difficoltoso: “il mercato è molto tecnico, richiede tanta professionalità e soprattutto l’utilizzo di strumenti di copertura per gestire la duration in maniera dinamica e perché no, trarre beneficio nell’andare corti su alcuni bond che quotano a prezzi irragionevoli. Questo approccio non è gestibile dal risparmiatore privato e in questo contesto di mercato si richiede una ampia delega gestionale per poter gestire i patrimoni di quei risparmiatori che, definendosi a bassa propensione al rischio, forse sono quelli che potrebbero esporsi a rischi maggiori in questo momento”.

FONDI FLESSIBILI – L’utilizzo di fondi flessibili a bassa e media volatilità potrebbe essere, secondo Consultinvest, “la soluzione più adeguata per chi, per dna, ha avuto sempre una vocazione verso l’obbligazionario tradizionale e monetario. La combinazione di strategie, anche decorrelate, tra fondi flessibili a bassa e media volatilità possono considerarsi una valida alternativa alle posizioni long only sull’obbligazionario”.

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