Consultinvest: Grexit? Solo una calamita per la speculazione

GREXIT – Sono ormai settimane che ad ogni chiusura di listino si invoca la questione greca. Senza dubbio, osservano gli esperti di Consultinvest, “la volatilità a cui si sta assistendo sul mercato equity e sugli altalenanti andamenti a fisarmonica degli spread dei paesi periferici trova la sua linfa vitale nello scontro tra le aspettative che gli operatori hanno su come verrà e se verrà gestita la problematica greca. Ci troviamo in un contesto in cui ogni notizia dà una spinta alla speculazione, facendo alternare momenti di euforia a momenti di “quasi” panico”.

SOLO SPECULAZIONE – In questi giorni vi sono stati momenti in cui, tra dichiarazioni politiche e quelle provenienti dagli organismi internazionali,  si dava quasi per scontata un’uscita della Grecia dall’Euro con relativo default, eppure abbiamo assistito a importanti draw-down ma di certo non catastrofici. Riteniamo che la questione Grecia sia un argomento che darà grande opportunità alla speculazione nelle prossime ore\settimane ma che nel medio termine tutto ritornerà ai fondamentali economici, vale a dire ad una presa di coscienza di quanto marginale sia l’impatto dell’economia greca sull’economia europea e mondiale.

OPPORTUNITA’ NEL PANIC SELLING
– Nell’ipotesi di una uscita della Grecia dall’Euro non ci stupiremo a vedere gli indici andare sotto pressione, anche con discese violente e repentine: l’emotività,  come spesso accade,  andrà a prevalere e proprio  in questi contesti di panic selling potrebbero  esserci delle opportunità per  comprare  sulla base di quelli che sono i veri fondamentali su cui si muove l’economia europea.

QUANTITATIVE EASING ED M&A
– In Europa, la politica monetaria espansiva continuerà a mantenere molto basso il costo del denaro e ciò, insieme ad una attesa nuova stagione di M&A  nel settore bancario e delle telecomunicazioni, rappresenta un driver importante su cui concentrarsi nei prossimi mesi.

I CONSULENTI MANTEGANO LA LUCIDITA
‘ – Il compito primario dei consulenti, a nostro avviso, è quello di mantenere la lucidità nei momenti più complessi e farsi guidare dai fondamentali nei processi di allocazione dei risparmi dei propri clienti, non perdendo mai di vista l’orizzonte temporale  scaturito dai processi di profilazione. Di una cosa siamo abbastanza  convinti: di quanto non sia conveniente sovrappesare l’asset class obbligazionaria, visti i rendimenti ridotti al lumicino e soprattutto non trascurando quanto rischio si annida attualmente negli investimenti in bond.

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