State Street Global Advisors: accordo raggiunto, e adesso?

L’AGREEKMENT – “La Grecia e i suoi creditori europei hanno raggiunto lunedì mattina, in attesa della rettifica di entrambe le parti, un accordo per estendere i finanziamenti per il salvataggio della Grecia. La palla è ora nel campo della Grecia, dato che il Paese deve affrontare due scadenze per ottenere un’azione legislativa. Entro il 15 luglio, la Grecia deve istituire nuove riforme per rendere il suo sistema pensionistico più sostenibile e deve razionalizzare l’Iva per far sì che le entrate che ne derivano aumentino. La Grecia deve rispettare ulteriori impegni entro il 22 luglio. Qualora l’azione legislativa si intraveda, l’eurozona si impegnerà ad avviare le trattative per un nuovo pacchetto di prestiti che la Grecia riceverà dall’Esm (il meccanismo europeo di stabilità) del valore di 82-86 miliardi di euro”. Lo scrive State Street Global Advisors commentando la situazione attuale in Grecia
 
IL PROGRAMMA DI SOSTEGNO DELLA BCE – “Un fondo fiduciario del valore di 50 miliardi di euro in asset greci sarà istituito e gestito dalla Grecia. Il fondo sarà utilizzato in parte come un meccanismo per il pagamento di una parte del pacchetto di prestiti. Dal fondo fiduciario, 25 miliardi di euro saranno utilizzati per la ricapitalizzazione delle banche greche, 12,5 miliardi saranno utilizzati per ridurre il debito greco e 12,5 miliardi saranno incanalati in un pacchetto di stimolo. Prevediamo che la Grecia riceverà a breve ulteriori finanziamenti per colmare il prestito del Esm, al fine di ripagare i circa 12 miliardi di euro del debito entro metà agosto. Il programma di sostegno straordinario di liquidità della Bce (Ela) è fondamentale poiché costituisce ancora uno strumento di salvezza per le banche greche. Le decisioni della Bce saranno fondamentali per mantenere a galla, nel breve termine, le banche e l’economia”.
 

I FONDAMENTALI DELLA REGIONE – “Qual è stato l’effetto provocato dalla notizia sul mercato? Il contagio e la volatilità dei mercati causati della crisi greca sono state smorzate poiché la crisi rappresentava un fattore di rischio per gli investitori anche due e tre anni fa, l’economia della Grecia è relativamente piccola e i meccanismi per prevenire il contagio sono stati messi in atto dopo la crisi finanziaria globale, l’ammontare del debito pubblico greco detenuto all’interno del settore privato è minimo. Mentre i mercati azionari e obbligazionari europei non hanno subito sostanziali vacillamenti durante la crisi, l’allargamento degli spread tra i bond dei paesi dell’area periferica dell’euro e il bund tedesco, verificatosi nelle ultime settimane, indica che il rischio di premio è aumentato come conseguenza della crisi greca. C’è ancora molta incertezza che circonda la situazione greca, una volta risolta, gli investitori dovrebbero rivolgere il loro focus nuovamente sui fondamentali positivi della regione europea”. 

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