Natixis AM: high yield? Europeo è meglio

MEGLIO L’HIGH YIELD EUROPEO – “Mentre il mercato high yield statunitense si trova a uno stadio piuttosto avanzato nell’ambito del ciclo economico, il mercato europeo è soltanto all’inizio della fase di ripresa. Di conseguenza, si individuano opportunità più interessanti nel settore delle obbligazioni high yield europeo che non in quello statunitense, nonostante il fatto che alla fine di agosto il rendimento minimo potenziale di un’obbligazione senza il default dell’emittente fosse un po’ più in alto negli Stati Uniti”. A sostenerlo è Philippe Berthelot, responsabile della gestione credito di Natixis Asset Management. ”Diversi fattori possono spiegare tale circostanza”, continua. “Il settore energetico rappresenta circa il 15% dell’indice statunitense, mentre è praticamente assente in Europa; la maggiore incidenza dei rating CCC nell’indice statunitense rispetto a quello europeo; il differenziale dei tassi di interesse core tra Stati Uniti ed Europa; infine, forti deflussi da inizio anno sul mercato high yield statunitense a causa di alcuni realizzi di plusvalenze e dell’aumento dell’avversione al rischio da parte degli investitori”.
 

VALUTAZIONI INTERESSANTI – Non solo. “I fondamentali aziendali appaiono meno favorevoli negli Stati Uniti che in Europa perché il rischio di fusioni e acquisizioni è aumentato notevolmente nell’area statunitense”. Le valutazioni nel mercato high yield europeo appaiono interessanti se confrontate con altre asset class in Europa, specialmente i titoli investment grade o del debito pubblico, che oggi offrono rendimenti molto inferiori con duration più elevate. “Credo anche che le valutazioni siano più interessanti rispetto al mercato azionario europeo. Infine, nelle prime fasi di uno scenario di tassi in aumento, i titoli high yield europei sono ben posizionati con una correlazione negativa coi tassi di interesse, un importante spread cushion e una duration inferiore rispetto ad altre aree del mercato del reddito fisso”. 

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