
L’EUROPA E I MIGRANTI – “Ma ‘Chi va dove?’ Posta in Europa, questa domanda scatena sicuramente una riflessione sui migranti che affluiscono in circostanze e condizioni terribili – prosegue Craquelin -. In Germania, l’impatto sulla popolazione è già molto significativo. I demografi rivedono le loro previsioni e il calo della popolazione tedesca, ieri ineluttabile, è una verità oggi obsoleta. Immaginate: appena cinque anni fa, i più ottimisti prevedevano 77 milioni di abitanti nel 2030 contro gli 80 di oggi. Il declino è ormai arrestato, la popolazione tedesca riprenderà a crescere… e le aspettative sulla costruzione edilizia mostrano già una netta inversione di tendenza! L’impossibile si sta realizzando sotto i nostri occhi”.
INDIA, CINA E CALIFORNIA – “’Chi va dove?’ Vista dall’India, la stessa domanda comporta una risposta molto diversa, in un paese funestato dalla fuga delle élite. – osserva Craquelin -. Sono ormai 14 milioni gli indiani che vivono all’estero, e non si tratta sempre dei più inetti! Dal 2000 al 2010, gli indiani espatriati negli Stati Uniti hanno depositato 3000 domande di brevetto, più di qualsiasi altra comunità straniera nel paese. Se siete cinesi, la storia della mobilità è appena agli inizi: soltanto il 3% della popolazione dispone di un passaporto valido. Ma è un 3% che conta giacché il 35% della crescita del turismo mondiale proviene dalla Cina. Una buona occasione per ricordare che non tutta l’economia cinese è in fase di stallo. Infine, se vivete a Palo Alto, la domanda ‘Chi va dove?’ vi sembrerà priva di senso: né Elon Musk, fondatore di Tesla, né Sergueï Brin, cofondatore di Google, sono nati sul suolo americano. Il 45% della popolazione di Palo Alto è ormai ‘non native’“.
I MIGRANTI SONO IL 3,2% DELLA POPOLAZIONE GLOBALE – “La mobilità è la norma, da diverso tempo. Il mondo si muove quindi, e sempre più velocemente! – aggiunge Craquelin – Un recente studio di Goldman Sachs stima che i migranti rappresentino ormai il 3,2% della popolazione globale, contro il 2,8% del decennio precedente. Precisiamo che il 3,2% della popolazione mondiale corrisponde a circa quattro volte la popolazione russa! Al di là della dimensione puramente demografica, questa accelerazione ha molteplici conseguenze sull’economia di mercato. Occorre rispondere sin da oggi alla domanda del turista cinese di domani, facilitare i trasferimenti di denaro emergenti/emersi, dare una casa ai nuovi arrivati in Germania e in Europa… occorre anche individuare le società che trarranno vantaggio da queste tendenze e riflettere sull’impatto dei trasferimenti delle persone: tanti temi sui quali dobbiamo lavorare. Muovere i tassi oppure no? Janet Yellen tergiversa e le sue esitazioni peseranno sui mercati nelle prossime settimane. Ma il mondo si muove e questa tendenza di fondo sarà molto più strutturante per i mercati di domani.