Anderl (UBS AM): “L’azionario è un’asset class attraente”

I mercati azionari restano tra le asset class più attraenti per gli investitori. BLUERATING ne ha discusso con Max Anderl, gestore del nuovo fondo di UBS Asset Management UBS (Lux) Equity Sicav – Global Opportunity Unconstrained, un azionario globale con un approccio d’investimento unconstrained.

Che cosa rende particolare l’approccio di investimento del nuovo fondo UBS (Lux) Equity Sicav – Global Opportunity Unconstrained?
La strategia di investimento Concentrated Alpha consta di un processo bottom-up di selezione di titoli, che si concentra sul nostro approccio “three circle”, che è stato utilizzato fin dal lancio del comparto e si basa su informazioni fondamentali, quantitative e qualitative che hanno dimostrato il loro valore nel tempo. Acquistiamo titoli che ci sembrano interessanti sulla base di questi criteri e restiamo corti sulle azioni meno attraenti. La rilevanza di queste fonti d’informazione può variare nel corso del tempo in base al contesto di mercato. La determinazione del peso di un titolo in portafoglio non tiene conto di alcun benchmark ed è legata al potenziale di crescita rispetto a quello di ribasso. Il risk management è di fondamentale importanza per il nostro approccio e, per misurare e monitorare il rischio, utilizziamo numerosi modelli quantitativi come anche criteri non quantitativi.

Sono presenti società quotate a Piazza Affari?

In Italia abbiamo sia posizioni corte che lunghe. Tali scelte di investimento sono il risultato del nostro processo di selezione dei titoli bottom up.

Quali sono le sue previsioni sull’andamento dei mercati nel breve termine?
Al livello attuale delle valutazioni, crediamo che i mercati azionari appaiano ragionevolmente attraenti, in particolare rispetto ad altre asset class. Nel medio periodo, ci aspettiamo ritorni a una sola cifra medio/ alti, che potrebbero sovraperformare le altre asset class più importanti. Tuttavia, in maniera molto simile allo scorso anno o a quest’anno, gran parte della sovraperformance sarà accompagnata da volatilità e realizzata in maniera non semplice. I tassi d’interesse bassi sono quasi garanzia di un mercato volatile, con eccessi al rialzo (come nel maggio scorso) o al ribasso (come a fine settembre). Nonostante ciò, e in assenza di recessione, prevediamo che le società guadagnino grandi quantità di liquidità, che poi probabilmente saranno girate agli azionisti tramite il pagamento di dividendi, programmi di buyback azionari, riduzione del peso del debito oppure con attività di fusione e acquisizione. Quindi, la maggior parte di questi capitali tornerà, direttamente o indirettamente, agli investitori, contribuendo a sostenere i rendimenti.

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