Chung (Allianz GI): “Chi investe in Cina deve essere selettivo”

Dopo lo shock della scorsa estate, gli occhi degli investitori di tutto il mondo sono puntati sulla Cina. Quali sono le prospettive per l’economia del Paese del Dragone e come si devono comportare gli investitori? BLUERATING ne ha discusso con Christina Chung, Head of China Equities di Allianz Global Investors
 
Qual è la principale strategia di investimento del fondo che gestisce?

L’approccio di investimento che adottiamo è una selezione bottom-up dei titoli, con un focus particolare sull’identificazione dei trend strutturali di mercato. Questo è particolarmente importante perché in questo momento l’economia cinese sta rallentando, e questo trend continuerà. Per questo motivo crediamo che gli investitori che puntano sulla Cina devono essere molto selettivi e concentrarsi sulle aree in cui la crescita è maggiore. La selezione bottom-up dei titoli resta la chiave del nostro processo di investimento: abbiamo un team di ricerca interno che cerca di identificare le migliori opportunità di investimento partendo da questa base. Disponiamo poi di ricerche di base market oriented, così che possiamo comprendere meglio cosa sta accadendo nel mercato cinese, e cosa attendersi in un particolare settore o su un particolare titolo.

Quali sono i titoli sui quali vi concentrate maggiormente?
Ad esempio, nel nostro portfolio ci sono titoli del settore ambientale, come quelli del waste-to energy, ma siamo esposti anche nel settore della distribuzione del gas naturale e in altri settori industriali. Abbiamo poi titoli finanziari, specie del settore assicurativo: la percentuale di diffusione di prodotti come le polizze vita è ancora bassa in Cina e i grandi player del settore, che detengono la maggioranza delle quote di mercato, potranno approfittare dell’incremento della diffusione di questi prodotti, che secondo noi avverrà molto velocemente. Siamo poi molto positivi sui titoli dell’immobiliare cinese, perché vediamo che questo settore si sta via via stabilizzando. Crediamo che il mercato immobiliare in Cina stia andando verso una fase di stabilizzazione, e nelle città più grandi si iniziano a vedere i primi segni di recupero, grazie anche ad alcune politiche di supporto, come ad esempio la riduzione dei tassi di interesse sui mutui.

Quali sono le prospettive del mercato cinese?
Per quanto riguarda l’immobiliare, possiamo affermare che la situazione si sta stabilizzando: tuttavia, gli investitori devono continuare a essere selettivi e puntare sulle compagnie più importanti, che beneficeranno del consolidamento del mercato, continuando a conquistare quote. I prezzi degli immobili nelle principali città stanno iniziando a mostrare segni di ripresa. Un’altra area in crescita è quella dei consumi interni: i consumatori cinesi destinano una parte sempre maggiore del loro budget alle spese per lifestyle, intrattenimento, tempo libero, viaggi e cultura. C’è quindi un miglioramento della qualità dei consumi in Cina, e le compagnie attive in questi settori beneficeranno di questi incrementi di spesa.

Qual è la prospettiva per iI mercato azionario cinese, dopo lo shock della scorsa estate?
Le valutazioni di mercato sono molto basse: se si guarda indietro, facendo una comparazione storica si nota che sono tornate ai livelli della crisi del 2008, e in alcuni casi sono andate anche sotto questo livello. A questo punto la domanda è: “Crediamo che la Cina si troverà ad affrontare una situazione di crisi?” La nostra opinione è che certamente una percentuale di rischio è sempre presente, ma pensiamo che questo rischio non sia molto alto. Non crediamo che sia in vista una crisi di sistema. Nel breve periodo vediamo qualche segno di stabilizzazione dell’economia cinese, dopo il rallentamento così marcato che abbiamo evidenziato nei primi tre trimestri di quest’anno: crediamo che il mercato si riprenderà, ma il trend è ancora caratterizzato da un rallentamento dell’economia e in alcuni settori le performance sono ancora negative. Di conseguenza, gli investitori devono essere selettivi.

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