Corporate bond, serve cambiare metodo

PRIMO FORTE CALO DAL 2008 – “Dopo un lungo periodo di performance eccezionali, le obbligazioni societarie hanno registrato il primo calo significativo dalla fine della crisi finanziaria nel 2008″, spiega Darren Reece, corporate bond manager delle strategie obbligazionarie Absolute Return di GAM. “Le obbligazioni high yield americane ed europee hanno registrato a settembre una performance negativa del 2,5%, portando il rendimento in territorio negativo dall’inizio dell’anno (YTD)”.

PESA IL CALO DEL GREGGIO – “L’andamento negativo dei corporate bond è iniziato più di un anno fa, a seguito dell’importante calo del prezzo del petrolio che ha scatenato un’ondata di default all’interno del settore energetico statunitense spingendo i rendimenti dal minimo storico di giugno 2014 del 5,6 % al 13% circa di oggi”, prosegue Reece. “Più di recente, le crescenti preoccupazioni sulla crescita e l’incertezza legata al futuro dei tassi di interesse USA hanno spaventato gli investitori, portando a deflussi di massa dai fondi comuni ed ETF in un momento in cui le aziende hanno emesso livelli record di debito. Questa combinazione di calo della domanda e deterioramento della qualità del credito suggerisce che le obbligazioni societarie potrebbero continuare a sottoperformare, nonostante i rendimenti in alcuni segmenti del mercato offrano ora buone valutazioni”.

IL METODO DEVE CAMBIARE – “Guardando al futuro, riteniamo che il mercato delle obbligazioni societarie continuerà ad essere un’asset class interessante, ma il metodo di ricerca di alpha deve cambiare“, fa sapere il gestore. “Ci aspettiamo, infatti, che i fondamentali societari diventino sempre più un importante driver di performance per il mercato obbligazionario, dato che i gestori sono obbligati a gestire condizioni di maggior volatilità e potenziali deflussi. In questo contesto, le strategie relative value (come mantenere una posizione lunga su una società rispetto ad una corta su un’altra), diventeranno sempre più importanti nel creare valore aggiunto per gli investitori. Anche i derivati ​​sul credito saranno un altro driver rilevante non solo per la creazione di valore aggiunto, ma anche per la funzione di protezione da eventuali perdite. Il costo di assicurazione contro tali perdite tramite credit default swap (CDS) è diminuito in maniera costante a partire dalla fine del 2011, portando la curva dei CDS ud un livello storico di ripidità. Ciò significa che il costo di assicurazione a breve termine relativo alla protezione a lungo termine è a buon mercato, creando così opportunità d’investimento“.

LA VOLATILITA’ E’ UN OSTACOLO – “Tra gli ostacoli per i corporate bond vi è sicuramente l’alta volatilità sul mercato, dovuta anche alle recenti situazioni di Volkswagen e Glencore che hanno danneggiato non solo la fiducia, ma anche la performance”, aggiunge Reece. “Volkswagen, in particolare, è stato un beneficiario del QE, in quanto considerata un emittente solida, un investimento sicuro in un contesto di bassi rendimenti. Volkswagen è anche un esempio in cui il QE ha costretto al rialzo i prezzi delle attività (e la compiacenza degli investitori) con poco o nessun beneficio per l’economia reale. I flussi dei fondi possono diventare anche un ostacolo significativo nel breve termine e sono stati certamente un fattore chiave della recente debolezza del debito dei mercati emergenti. La liquidità è un altro fattore, dato il rischio aziendale che le controparti bancarie possano mettere a bilancio si è ridotto drasticamente con le nuove normative”.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: