Eurizon, numeri boom e nuove partnership

Eurizon Capital chiude il terzo trimestre del 2015 con volumi in crescita che rafforzano il trend da inizio anno. Decisamente robusti sono i dati economici, che manifestano uno sviluppo a ritmi importanti. Per i primi tre trimestri del 2015, l’utile netto consolidato (compreso l’utile di pertinenza di terzi) è di 343,1 milioni di euro, con un incremento del 78% rispetto allo stesso periodo del 2014, e il margine da commissioni di 482,6 milioni di euro, in aumento del 44% sui primi nove mesi del 2014.

Il patrimonio gestito di Eurizon Capital nel periodo supera i 260 miliardi di euro, con un incremento del 13% da inizio anno. Anche la raccolta si mantiene su valori positivi, nonostante la volatilità dei mercati, accentuatasi nei mesi estivi, abbia indebolito il ritmo di crescita. Eurizon Capital e le sue controllate in Italia e all’estero registrano nel trimestre afflussi netti per 4,3 miliardi di euro portando il risultato cumulato da inizio anno a superare i 30 miliardi. Sulla base dei dati Assogestioni, in Italia Eurizon Capital rimane al vertice della classifica, accentrando circa il 26% della raccolta netta nei primi nove mesi del 2015. La posizione di leadership per raccolta da inizio anno si conferma sui fondi comuni, ma anche sulle gestioni di portafogli sia istituzionali sia retail. In particolare, su queste ultime (GP retail), continua ad accumulare quasi la metà della raccolta del sistema.

I clienti di Eurizon Capital indirizzano il proprio interesse per il 59% sui fondi aperti, che da inizio anno registrano 18,4 miliardi di euro di flussi netti, e per il restante 41% sulle Gestioni di Portafogli individuali. Tra i fondi comuni, i prodotti flessibili si confermano protagonisti, con entrate nette per oltre 14 miliardi di euro da inizio anno, di cui 3,2 nel trimestre. L’interesse su questi prodotti ha ampiamente compensato i disinvestimenti sulle altre categorie che tendenzialmente hanno sofferto nel periodo, a causa delle incertezze sui mercati, seppure la raccolta da inizio anno resti positiva su quasi tutte le categorie di fondi, ad eccezione dei monetari.

Eurizon Capital si conferma ai vertici delle classifiche per raccolta anche a livello europeo: dalle analisi di Strategic Insight, da inizio anno ad agosto 2015, risulta secondo asset Manager per raccolta in Europa sui fondi a lungo termine1. Nel resto del mondo, le varie realtà del perimetro Eurizon Capital confermano volumi in crescita nel 2015. Positivo il contributo dell’HUB dell’Est Europa, con una raccolta di 86 milioni di euro nel trimestre che porta il dato cumulato da inizio anno a 272 milioni di euro. Anche la cinese Penghua si mantiene su valori positivi da inizio anno con una raccolta complessiva di 13 miliardi di euro, per quanto l’ultimo trimestre sia stato condizionato dalla forte volatilità sui mercati asiatici.

Inoltre, Eurizon Capital SGR e SLJ Macro Partners LLP (“SLJMP”) hanno raggiunto un accordo di partnership strategica per lo sviluppo del business dell’asset management in UK. SLJMP fornisce servizi di gestione delle valute e servizi di investimento e consulenza con approccio macro/top down. Al 30 settembre 2015, SLJMP ha un patrimonio di oltre 1 miliardo di euro. La partnership prevede la compartecipazione di Eurizon Capital (65%) e dei partner fondatori di SLJMP (35%), Stephen Li Jen e Fatih Yilmaz, in una struttura societaria target con sede a Londra in cui confluiranno le attività dell’attuale SLJMP e attraverso la quale verranno sviluppate nuove iniziative di crescita. Nell’ambito del Piano di Impresa 2014-2017 il Gruppo Intesa Sanpaolo pone tra le priorità strategiche la crescita dell’asset management anche grazie all’espansione del business internazionale sia esistente che in altri Paesi ad alto potenziale. La valenza strategica di questa operazione si dovrebbe tradurre in interessanti prospettive di sviluppo fin dal 2016, facendo leva sulla complementarietà dei punti di forza di SLJMP con quelli di Eurizon Capital SGR, dall’internalizzazione di parte della catena del valore di alcuni prodotti allo sviluppo in comune di nuova clientela istituzionale. Il closing dell’operazione è soggetto alle consuete condizioni sospensive tra cui l’autorizzazione da parte delle autorità competent

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