Obbligazionario, restare flessibili per cogliere le opportunità

CAMBIAMENTO DI UMORE – “All’inizio di agosto i mercati azionari globali erano quieti, così quieti da essere quasi compiacenti. Per la fine del mese molti erano in pieno panico, e non si sono calmati molto da allora. Il drammatico cambiamento di umore è stato causato da diversi fattori, incluso il rallentamento della Cina, la caduta del prezzo delle materie prime e le continue speculazioni sulla possibilità di un innalzamento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve a settembre”, nota Arif Husain, Head of International Fixed Income di T Rowe Price.

SCENARIO INCERTO – “Quali sono state le conseguenze? Lo scenario globale degli investimenti è diventato più volatile e incerto di quanto fosse pochi mesi fa – l’esigenza di flessibilità nei portafogli obbligazionari è più importante che mai”, spiega Husain. “Quando la volatilità è elevata e il quadro macroeconomico globale è controverso, gli investitori obbligazionari devono rivedere i loro investimenti in modo da valutare se essi forniscono la libertà e la flessibilità necessarie a trarre profitto da opportunità interessanti, qualora dovessero emergere. Ciò significa prendere in considerazione l’intero universo del fixed income, in particolare le regioni e i paesi che sono meno correlati ai mercati principali, come quello statunitense e cinese. La buona notizia è che oggi gli investitori obbligazionari hanno più scelte che mai. Nei paesi dove i tassi di interesse sono in aumento, ad esempio, l’irripidimento delle curve dei rendimenti può offrire opportunità di income, mentre l’elevata volatilità sui mercati dei cambi stranieri può portare a opportunità sulle valute”.

OPPORTUNITA’ DAGLI EMERGENTI – Per Husain “i mercati emergenti possono offrire agli investitori rendimenti più elevati, ma con un rischio maggiore, mentre i rendimenti più bassi e i titoli meno rischiosi, offrono ancora benefici in un periodo di alta volatilità nei mercati azionari. La cattiva notizia è che la maggiore opportunità di scelta non rende automaticamente il lavoro degli investitori obbligazionari più agevole – con maggiori opzioni a disposizione c’è la necessità di maggiori ricerche, due diligence e gestione del rischio. Tuttavia, gli investitori che approcciano attivamente questo set di opportunità probabilmente avranno i loro sforzi ripagati, mentre quelli che non cercano l’accesso ai diversi mercati obbligazionari potrebbero perdere potenziali miglioramenti delle loro performance e diversificazione”.

ESPOSIZIONE MIRATA – “Gli investitori che hanno accesso ad una gamma maggiore di mercati posso ottenere rendimenti prendono posizioni in Paesi che sono in fasi differenti del ciclo dei tassi di interesse. Questo permette agli investitori non solo di sfruttare le differenze di tassi tra i vari paesi, ma anche di modificare la duration (i prezzi sono sensibili ai cambiamenti dei tassi di interesse) e l’esposizione sulla curva dei rendimenti nei singoli paesi”, fa sapere il gestore. “Se i rendimenti sono attraenti ma la moneta locale non lo è, i rischi valutari possono essere neutralizzati focalizzandosi esclusivamente sulla selezione dei paesi. Via via che alcune banche centrali aumenteranno i tassi, l’amministrazione del rischio di duration diventerà sempre più importante. Quando paesi diversi sono in punti diversi del loro ciclo monetario, gli investitori possono trarne profitto attraverso un’esposizione mirata sulle duration”.

REAGIRE VELOCEMENTE – “Alcuni paesi in una fase di sviluppo, ad esempio il Brasile e il Sud Africa, da un po’ alzano i tassi d’interesse in modo da combattere l’alta inflazione e il deprezzamento delle valute. Ciò ha portato a un flusso di denaro verso queste economie in quanto i tassi nelle economie sviluppate rimanevano bassissimi, ma la prospettiva di un aumento dei tassi statunitensi ha portato deflussi di capitali, poiché gli investitori hanno spostato i loro soldi con l’aspettativa di un miglioramento dei ritorni. Molti altri paesi continuano ad avere una bassa inflazione e stanno adottando politiche monetarie più accomodanti, mentre alcuni Paesi dell’Europa dell’est, come ad esempio la Romania e l’Ungheria, hanno un bassissimo tasso di inflazione ma offrono alti rendimenti rispetto ai Paesi periferici dell’Eurozona. Nel frattempo, alcuni mercati locali tipicamente esibiscono una volatilità più bassa rispetto ai tassi globali. Tali mercati stabili dovrebbero avere un andamento relativamente positivo quando i tassi aumenteranno altrove”, sottolinea Husain. “La volatilità è molto temuta, ma non dovrebbe esserlo. Per trarre profitto dalla volatilità gli investitori dovrebbero essere pronti all’inaspettato ed essere in grado di reagire velocemente ai cambiamenti. E’ necessario essere flessibili anche per investire sui vari mercati e in differenti tipi di obbligazioni, sia di breve sia di lunga scadenza”.

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