Gam, “Prudenti di fronte all’incertezza”

RIMBALZO A OTTOBRE – “Il mese di ottobre ha visto un rimbalzo dei mercati, proseguito anche nelle prime settimane di novembre, sulla scorta di nuove misure monetarie di supporto all’economia già approvate (taglio del tasso minimo di riserve e del tasso ufficiale cinese) o attese (probabile decisione in tal senso della Bce a dicembre)”, nota Paolo Mauri Brusa, cogestore del Julius Baer Multicooperation – Multi Asset Strategy Allocation Fund (JB MuSA Fund) e membro del team MACS (Multi Asset Class Solutions) di GAM (Italia) Sgr.

STRATEGIE ALTERNATIVE – “Il rialzo è stato particolarmente intenso sugli azionari (mediamente +10%), mentre si è verificato un raffreddamento generalizzato degli spread del credito. Con la Fed che rimane possibilista sul rialzo tassi di dicembre, il cambio euro/dollaro ha chiuso il mese al di sotto della soglia di 1,10. Dal punto di vista operativo, a inizio mese abbiamo acquistato tatticamente il 3% circa di azionario della zona euro, ritenendo possibile un rimbalzo consistente dopo la forte correzione di agosto e settembre. Sono state selezionate inoltre nuove strategie alternative sulla componente equity (drawdown limitato) e credito”, sottolinea il gestore.

PREFERENZA PER L’EQUITY – “Confermiamo la nostra preferenza nel medio termine per azioni e credito (corporate IG, high yield e convertibili), in quanto riteniamo eccessivi i timori di ‘hard landing’ dell’economia cinese e di una recessione negli Stati Uniti nel 2016. Pensiamo che la politica di normalizzazione dei tassi d’interesse da parte della FED sarà progressiva e lenta, così come il processo di riforme in Cina porterà risultati positivi nel medio termine con una stabilizzazione dell’economia. Riteniamo possibile invece una fase di rallentamento della crescita Usa determinata dal rafforzamento del dollaro che potrebbe penalizzare i settori maggiormente votati alle esportazioni”, aggiunge Mauri Brusa.

MEGLIO EUROPA E GIAPPONE – “In questa fase vediamo quindi con maggior favore Europa e Giappone che beneficiano del supporto monetario delle rispettive banche centrali e dell’indebolimento di euro e yen nei confronti del biglietto verde. Sui mercati emergenti una diffusa debolezza della crescita economica e le tensioni politiche presenti in alcune aree ci portano a preferire l’Asia dove le valutazioni risultano più interessanti. Manteniamo un approccio prudente ampliando ulteriormente lo spettro di strategie alternative, decorrelate dall’andamento dei mercati. Ribadiamo ancora una volta l’importanza di una attenta selettività degli strumenti finanziari (in particolare sulla componente corporate) e di una ampia diversificazione di portafoglio, fondamentale per affrontare uno scenario incerto come quello attuale, esposto a rischi macroeconomici e geopolitici”, conclude il gestore

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