AllianGI: ci vuole un pizzico di rischio in più

CRESCITA DEBOLE Allianz Global Investors prevede una crescita economica sensibilmente inferiore rispetto al passato, e più fragile. In un contesto caratterizzato da crescita modesta, tassi d’interesse bassi e da maggiore volatilità a livello politico e dei mercati, gli investitori dovranno assumere rischio in tutte le asset class per raggiungere i propri obiettivi d’investimento. “Gli attuali livelli di indebitamento e la generale assenza di deleveraging lasciano prevedere che la crescita sarà molto inferiore rispetto al passato, e anche più fragile”, ha spiegato Neil Dwane di AllianzGI. “Nonostante i benefici derivanti dal crollo dei prezzi delle materie prime, in uno scenario dominato da bassi livelli di investimento, le aziende e gli investitori devono affrontare le sfide legate alla diminuzione della produttività globale. Tuttavia, la diffusione di servizi e tecnologie mobili innovative e “disruptive” presenta nuove opportunità, ma anche alcune minacce.

MOMENTI DI DIVERGENZA – Per quanto riguarda al politica monetaria, secondo Mauro Vittorangeli, CIO Conviction Fixed Income di AllianzGI, “resta molto accomodante, con Europa e Giappone in pieno QE e molte altre Banche centrali che stanno tagliando i tassi d’interesse per proteggere le prospettive di crescita delle economie domestiche”. Tuttavia, “il 2016 sarà probabilmente caratterizzato dal primo importante movimento di divergenza delle politiche monetarie, nel momento in cui la Federal Reserve statunitense inizierà ad aumentare i tassi”.

MEGLIO AZIONI EUROPEE
– Dove investire quindi? Sempre secondo Neil Dwane di AllianzGI, “le azioni continueranno ad essere attraenti e potranno non solo essere oggetto di re-rating, ma anche offrire una crescita degli utili, insieme a flussi di rendimento da dividendi interessanti e in aumento. Le valutazioni azionarie dell’Europa continuano ad essere più attraenti di Stati Uniti e Giappone, mentre quelle dei mercati emergenti risultano convenienti, ma non ancora abbastanza. Il comparto delle obbligazioni sovrane non risulta interessante per gli investitori alla ricerca di rendimento, e gli elementi a favore del debito dei mercati emergenti sono diventati meno chiari”.

PIU RISCHIO – E infine, conclude l’esperto, “in tutte le asset class, crediamo che i nostri clienti debbano assumere rischio per poter raggiungere gli obiettivi d’investimento, dato lo scenario caratterizzato da una crescita modesta, tassi d’interesse bassi e una crescente volatilità a livello politico e dei mercati. Siamo certi che – attraverso la ricerca basata sui fondamentali e grazie a strategie e processi d’investimento solidi – AllianzGI possa aggiungere l’alpha di cui i clienti hanno oggi bisogno, al tempo stesso tenendo sotto controllo la volatilità. Crediamo fortemente in un approccio attivo nella selezione dei titoli e nell’asset allocation per generare quei rendimenti che un ‘cheap beta’ probabilmente non sarà in grado di offrire. Il reddito derivante da investimenti opportunamente selezionati sui mercati azionari, del credito e in strumenti alternativi offrirà agli investitori rendimenti meno volatili, così come il reddito derivante da investimenti di lungo periodo decorrelati e meno liquidi, come le infrastrutture”.

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