State Street GA: 2016, crescita lenta e contenuta

CRESCITA LENTA – Il 2016 prosegue in nome di una crescita lenta e contenuta. E, dato che il ruolo delle banche centrali è sempre più pregnante, essere un investitore, nel contesto finanziario attuale, porta a chiedersi inevitabilmente cosa faranno. “Ritengo che la Fed alzerà effettivamente i tassi di interesse a dicembre, per la prima volta dal 2006”, spiega Niall O’Leary, head of Emea fixed income portfolio strategist di State Street Global Advisors, società di asset management di State Street Corporation che ha parlato alla stampa di prospettive di mercato e temi chiave di investimento per il 2016. Spiega: “l’economia statunitense gode di un discreto stato di salute, dopo un avvio lento nel 2015, ma i risultati di crescita deludenti delle economie emergenti ci portano a prevedere che la crescita globale del 2016 sarà lenta e contenuta”, ha dichiarato Rick Lacaille, executive vice president e global chief investment officer di SSGA. “Il rallentamento della Cina, le sfide strutturali e la continua instabilità geopolitica avranno come conseguenza la prosecuzione della volatilità. Gli investitori dovranno valutare le opportunità rispetto alla loro tolleranza al rischio, in un’ottica di lungo periodo. L’Europa e il Giappone si stanno riprendendo da importanti crisi economiche e dovrebbero continuare a trarre benefici dalla politica monetaria favorevole dei rispettivi governi”.

DOVE INVESTIRE NEL 2016 – La volatilità persisterà sui mercati e sarà causata da fattori geopolitici e strutturali. “Il tema principale per gli investitori è la necessità di mantenere un certo livello di esposizione che possa favorire la crescita degli asset”, ha continuato O’Leary. “Crediamo che gli investitori debbano valutare le opportunità e confrontarle con i rischi e con il proprio livello di avversione al rischio, ma consigliamo anche di adottare una visione di lungo termine. Il contesto attuale si sta orientando sulle strategie low beta, con un adeguato mix di asset class e strumenti alternativi liquidi”. Siamo positivi sull’azionario europa dove la valutazioni sono ancora interessanti mentre quello americano ha già espresso molto del suo potenziale”, ha aggiunto. Le caratteristiche ricorrenti degli ultimi due anni sono state l’’aumento dell’incertezza in Cina, la volatilità dei prezzi delle materie prime e i bassi tassi di interesse delle banche centrali. Questo “ha causato un rally piuttosto divergente degli asset più rischiosi, che ha portato i mercati a un rialzo di gran lunga superiore ai livelli del 2009; tuttavia riteniamo che, alle valutazioni correnti, ci siano ancora opportunità interessanti per gli investitori, sia per le obbligazioni investment grade sia per il debito high yield”, ha precisato Bill Street, Head of Investments di SSGA per l’Europa. Nel contesto attuale, che vede una continua attività di quantitative easing, un’attenta selezione del credito offre un buon potenziale di rialzo per gli investitori. “I fondamenti del credito sono ampiamente positivi – gli utili solidi delle aziende statunitensi e quelli in miglioramento delle imprese europee, sommate alle preferenze per le operazioni di M&A finanziate con capitale di rischio, hanno portato a elevati bilanci di cassa e spronato gli emittenti a ritirare il debito. Questo ha anche ridotto i rischi di rifinanziamento a fronte di un aumento dei tassi atteso nei prossimi anni”, ha continuato Street.

EMERGENTI DA NON SOTTOVALUTARE – “La crescita dei mercati emergenti,guidata da Brasile e Russia, accelererà dal 3,6% del 2015 al 4,2% nel 2016”, ha spiegato George Hoguet, global investment strategist dell’Investment Solutions Group di SSGA. “Tuttavia ci sono rischi di ribasso, che riflettono le condizioni economiche e finanziarie incerte in Cina, le potenziali ricadute negative causate dal graduale aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti e il rallentamento del commercio mondiale”. Ha aggiunto O’Leary: “gli investitori devono avere pazienza con i mercati emergenti che stanno vivendo un periodo di difficoltà, e lasciare che i tassi di crescita raggiungano i livelli del passato. I mercati emergenti, con un ROE ora inferiore a quello dei mercati sviluppati per la prima volta in 13 anni, offrono gli sconti più bassi degli ultimi 10 anni. Ogni rally sarà probabilmente guidato dalle variazioni dei fattori chiave di mercato, tra cui la stabilizzazione della situazione in Cina e dei prezzi delle materie prime, i tassi di cambio favorevoli, il miglioramento delle dinamiche del debito locale e il ritmo crescente delle riforme strutturali”.

QUALE AZIONARIO – Nonostante i fattori contrari (il crollo dei prezzi del petrolio, la forza del dollaro statunitense e l’inflazione pari a zero), la crescita degli utili negli USA dovrebbe tornare a valori positivi nel 2016, anche se non così robusta come nelle prime fasi di questo ciclo di espansione economica. Ha aggiunto O’Leary: “una volta che la Fed comincerà a normalizzare i tassi di interesse, gli investitori devono guardare ai settori che presentano ancora spazi di crescita in questa fase del ciclo economico, come per esempio il settore dei beni di consumo discrezionali, il mercato immobiliare e il settore bancario. L’economia europea è sostenuta da diverse condizioni di mercato favorevoli, tra cui il quantitative easing, i tassi di interesse bassi, l’euro più debole, i bassi costi delle materie prime e dell’energia. Le small cap sono pronte a trarre profitto dalla crescita attesa in Europa, ma potrebbero soffrire l’aumento della volatilità. Le strategie per gestire la volatilità possono offrire agli investitori un’esposizione alla crescita, pur mantenendo i portafogli protetti”.

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