Lyxor, è bene puntare sull’azionario area euro

ANCORA QUANTITATIVE EASING – “I fondamentali macroeconomici dell’area euro dovrebbero continuare a rafforzarsi e confermare una ripresa ancora in fase iniziale. La Bce mira a implementare il suo programma di Qe, focalizzandosi sugli effetti positivi che tale manovra dovrebbe avere per i prestiti all’economia reale”, spiega Jeanne Asseraf-Bitton – global head of Cross Asset Research di Lyxor AM. “Il 3 dicembre la Bce ha deciso di prolungare (fino a marzo 2017) il suo programma di acquisti e di abbassare di 10 punti base il tasso di deposito sulle riserve in eccesso con l’obiettivo di stimolare le banche private a erogare finanziamenti. I dati economici dell’area euro restano mediocri nonostante i bassi tassi d’interesse, il calo dei prezzi dell’energia e la debolezza dell’euro. Ciononostante, i principali indicatori (Purchaising Managers Indeces, consumo di beni durevoli, ecc.) nonché i dati relativi al mercato del lavoro mostrano segnali di ripresa“.

ACCELERAZIONE DEL CREDITO – “Ci attendiamo un’accelerazione del credito che dovrebbe stimolare il processo di ripresa. Per quanto riguarda l’azionario della zona euro si attende una crescita a due cifre dell’Earning per Share. Le valutazioni sono elevate ma non dovrebbero subire una compressione, grazie al programma di iniezione di liquidità della Bce. Le vendite e i margini di profitto (grazie alla leva operativa) dovrebbero beneficiare della ripresa e tradursi in un miglioramento degli utili. L’attività di diluizione dovrebbe interrompersi e permettere dunque all’EPS di raggiungere una crescita a due cifre. Anche se la volatilità potrebbe rimanere elevata nel 2016 (nelle fasi in cui la reflazione viene messa in discussione), si apre oggi una finestra di opportunità a seguito della conferma delle politiche monetarie del G3 e di una più leggera agenda politica relativa all’Eurozona per quest’anno: consigliamo di approfittare delle occasioni di acquisto per costruire un’allocazione sovraponderata in azioni dell’area euro”, sottolinea Asseraf-Bitton.

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